Ma se si facesse un referendum per uscire (in modo controllato) dall'euro non sarebbe meglio? almeno quello è costituzionale
Sarebbe l'unico modo per far ripartire il Veneto (ed il resto dell'Italia)...
enrymx5 Ha scritto:Ma se si facesse un referendum per uscire (in modo controllato) dall'euro non sarebbe meglio? almeno quello è costituzionale
Sarebbe l'unico modo per far ripartire il Veneto (ed il resto dell'Italia)... purtroppo non ho tempo da dedicare per poter scrivere a sufficienza, però questo è uno dei primi post che reputo "con congnizione di causa".
Uno dei grossissimi problemi è l'impossibilità di poter svalutare l'euro, la situazione attuale fa sì che le economie più forti si fortifichino, mentre le più deboli (per diversi motivi) peggiorini costantemente. Con la lira si svalutava e via
dafde Ha scritto:purtroppo non ho tempo da dedicare per poter scrivere a sufficienza, però questo è uno dei primi post che reputo "con congnizione di causa".
Uno dei grossissimi problemi è l'impossibilità di poter svalutare l'euro, la situazione attuale fa sì che le economie più forti si fortifichino, mentre le più deboli (per diversi motivi) peggiorini costantemente. Con la lira si svalutava e via secondo te che sei decisamente più economista di me, la svalutazione della lira non porterebbe svantaggi nelle compra-vendite con l'estero?
dafde Ha scritto:purtroppo non ho tempo da dedicare per poter scrivere a sufficienza, però questo è uno dei primi post che reputo "con congnizione di causa".
Uno dei grossissimi problemi è l'impossibilità di poter svalutare l'euro, la situazione attuale fa sì che le economie più forti si fortifichino, mentre le più deboli (per diversi motivi) peggiorini costantemente. Con la lira si svalutava e via
Esatto. Il problema oggi è che oggi nell'Unione Europea non vi è politica fiscale comune. A causa di questo gli Stati come l'Italia sono svantaggiati, e non poco. Chiaro che le economie forti (vedi Germania) non hanno interesse ad aiutare i più deboli, per cui, alla fine, per recuperare competitività ci tocca ridurre il costo del lavoro che tradotto significa meno lavoro, salari ridotti o aziende che si traferiscono all'Est. Se non si cambia registro non se ne esce.
Bisso Ha scritto:secondo te che sei decisamente più economista di me, la svalutazione della lira non porterebbe svantaggi nelle compra-vendite con l'estero?
In attesa di Dafde abbozzo una risposta: pagheremmo di più le materie prime importate, ma avremmo una decisa accelerazione nelle esportazioni. Questo comporterebbe: maggiore occupazione e, in seguito, maggiori salari. Anche il saldo con l'estero migliorerebbe. Ciò che ci sta ammazzando ora non è tanto il debito pubblico, quanto il debito privato.
La risposta è corretta ma leggermente incompleta, nel senso che i vantaggi si vedono nel bilancio tra effetti positivi e negativi.
Copio e incollo 2 righe da wikipedia, scritto (devo dire) con linguaggio semplice e comprensibile:
wikipedia Ha scritto:Gli effetti economici della svalutazione sono molteplici: da una parte rende più costose le merci importate (import) e di conseguenza può avere un parziale effetto sull'inflazione, dall'altra stimola la ripresa del mercato interno e rende più convenienti i prodotti del paese che svaluta esportati (export) sui mercati esteri con effetti positivi sulla bilancia commerciale e sull'economia interna del paese. Il bilancio complessivo di ricchezza derivante dai due effetti dipende dunque dall'ammontare congiunto dei flussi di import-export.
dafde Ha scritto:La risposta è corretta ma leggermente incompleta, nel senso che i vantaggi si vedono nel bilancio tra effetti positivi e negativi.
Copio e incollo 2 righe da wikipedia, scritto (devo dire) con linguaggio semplice e comprensibile:
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attualmente però la maggior parte della merce proviene dall'estero, svalutare la moneta non ci toglierebbe momentaneamente potere d'acquisto?
almeno finché non si ricrea quell'economia interna che per ora non c'è più...
in parole povere, non ci troveremmo a pagare uno smartphone 150 € (convertiti il lire) invece di 100, oppure un treno di gomme 600 € invece di 400?
lo stesso per l'abbigliamento o qualsiasi cosa, anche la fiat punto (se viene prodotta qui) viene prodotta con pezzi provenienti dall'estero...
Capisco che non è un argomento semplicissimo, le variabili in uno scenario di mercato sono enormi, ma ci viene in aiuto l'esperienza.
http://scenarieconomici.it/euro-analisi-...ne-uscire/
un professore che ebbi a Venezia (il mitico prof. Barbato) disse:"gli economisti sono coloro che spiegano il motivo delle grandi crisi, dopo che sono avvenute" risatina finale
Beh, l'uscita non sarebbe indolore, certo. Ma non come vogliono far credere. Ricordo la svalutazione della lira nel 1992, svalutammo del 20% sul marco. La benzina però non aumentò della stessa percentuale, così come l'inflazione (in rete vi sono i grafici). Purtroppo la scelta è tra 2 strade: rimanere come siamo, che non porterà ad alcun miglioramento (anzi, forse si perderanno ulteriori posti di lavoro), e quella di uscirne in modo soft, con nessuna garanzia certa ma con delle carte da giocare. Una terza strada sarebbe che i Paesi forti si facessero carico dei deboli, ma a questa via credo poco.
dafde Ha scritto:Capisco che non è un argomento semplicissimo, le variabili in uno scenario di mercato sono enormi, ma ci viene in aiuto l'esperienza.
http://scenarieconomici.it/euro-analisi-...ne-uscire/
un professore che ebbi a Venezia (il mitico prof. Barbato) disse:"gli economisti sono coloro che spiegano il motivo delle grandi crisi, dopo che sono avvenute" risatina finale uh dio quanto mi fai leggere! con calma leggo tutto questo euro-anal
enrymx5 Ha scritto:Beh, l'uscita non sarebbe indolore, certo. Ma non come vogliono far credere. Ricordo la svalutazione della lira nel 1992, svalutammo del 20% sul marco. La benzina però non aumentò della stessa percentuale, così come l'inflazione (in rete vi sono i grafici). Purtroppo la scelta è tra 2 strade: rimanere come siamo, che non porterà ad alcun miglioramento (anzi, forse si perderanno ulteriori posti di lavoro), e quella di uscirne in modo soft, con nessuna garanzia certa ma con delle carte da giocare. Una terza strada sarebbe che i Paesi forti si facessero carico dei deboli, ma a questa via credo poco. la terza strada è un po' quella che c'è da decenni in Italia con le regioni forti che si prendono carico delle deboli... e se non serve a questo, l'UE a cosa serve?
la cosa che mi lascia perplesso su questo passo indietro è che ci sono famiglie e ci sono aziende che già ora sono appese ad un filo, ancora un calo e crollano.
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