danx Ha scritto:Se davvero così, come credo tutti noi desideriamo, le targhe oramai saranno andate al macero, quindi il proprietario si è beccato un danno non indifferente, non per il fatto di sbattimento di dover rifare la targa, ma proprio di valore del veicolo essendo storico. Tra magari altri 10/20/30 anni un'auto con le targhe originali la vendi a una cifra ben superiore rispetto a una targata EX
Credo che portando avanti la faccenda in tribunale almeno una decina di migliaia di euro riesce ad estorcerla ai 2 vigili.
Intanto un'auto che oggi ha 15-20 anni tra 10-20-30 anni ne ha dai 25 ai 50...e' gia' tanto se sara' ancora in circolazione ed anche a quel punto comunque sara' come oggi una Giulia con targhe arancioni o bianche (con la provincia)...tollerabilissima e con pochissima differenza di valore rispetto ad un'auto coetanea, nelle stesse condizioni, con targhe originali.
Inoltre questa e' la convinzione che abbiamo noi Italiani, o meglio alcuni di noi: All'estero, in alcuni paesi, nel momento in cui l'auto diventa storica, sono costretti a sostituire le targhe: i Tedeschi ad es. devono mettere una targa con la H finale (Historic) che ne identifichi la storicita'.
Un carissimo amico, ex certificatore ASI, ora certificatore RIAR, titolare di una carrozzeria che restaura veicoli da qualche milione di euro e che al contempo commercia con veicoli d'alta collezione mi ha detto piu' volte che il "vero collezionista" in primis guarda lo stato reale dell' auto, il tipo di restauro fatto o lo stato di conservazione di essa, controlla che i numeri motore/telaio siano conformi con gli anni di produzione del veicolo.
Poi guarda se e' iscritta o meno a qualche registro (asi ecc....perche' non e' detto che un mezzo iscritto o certificato asi sia certamente migliore di uno senza alcuna iscrizione) e solo alla fine guarda il discorso delle targhe.
Come dice lui "Su un' Aurelia B24, su una Stratos, su una Lotus Elan, su una Ermini, non importa la targa o l'iscrizione asi...importa il suo stato di originalita' e di conservazione generale. La targa originale e' un plus, ma che non e' determinante ai fini della rivendibilita' del mezzo. Il collezionista vuole la macchina sana, non il colabrodo con la targa originale ed una placchetta di ottone avvitata sulla coda".
Se un' auto e' bella, e' sana, e' corretta a livello di allestimento/colore/anno/motore/meccanica, e' stata restaurata nel modo corretto utilizzando i ricambi giusti e non ha "licenze poetiche" a livello di restauro, avra' lo stesso valore sia con le targhe nuove che con quelle vecchie e sara' comunque un mezzo ambito.
Se un'auto vale, ha valore indipendentemente dalla targa
Se l'auto non vale, non avra' valore nemmeno con le targhe originali
Poi siamo tutti d'accordo che una targa ZB su una Fiat 500N degli anni '50 stoni un po', ma non pensatevi che una targa sostituita faccia decadere il valore di un'auto di migliaia di euro perche' siete totalmente fuori strada.
Per assurdo siamo piu' noi "poveracci con le auto da zingari" che i grandi collezionisti a fasciarsi la testa sul discorso targa originale
NB: Attenzione, non lo dico perche' attualmente ho una macchina del '90 targata EX perche' reimmatricolata, ma perche' e' cio' che molti collezionisti ed operatori del settore di alto livello con cui sono quotidianamente a contatto mi riportano.
Ho avuto al contempo un'auto con targa e documenti originali e l'ho venduta alla stessa cifra di un amico che ne aveva una nello stesso stato, ma con targa piu' recente.