la fiat è il frutto di una cattiva maniera di intendere e tradurre keynes, l'economista sosteneva che se lo stato avesse spinto con forti interventi di opere pubbliche l'economia nazionale ne avrebbe giovato. cosa vera, verficabile e sensata, la germania e il nordeuropa hanno applicato quel modello e adesso sono economie sane, che non vogliono salassarsi per causa di truffatori.
in italia, il psi e anche una buona ala della dc, pensarono che si poteva distorcere quanto detto dall'economista in "buttiamo soldi in cose insensate" ovvero installare petrolchimici in aree turistiche, costruire stabilimenti industriali in aree dove non arrivava l'autostrada e far fare alla salerno reggio il giro delle montagne invece di quello, sensato, della costa. termini imerese e pomigliano sono l'esempio di spreco di soldi pubblici, stabilimenti industriali in aree si depresse, ma a vocazione turistica!
il vero dramma della fiat è che dagli anni 60 in poi non è stata gestita da gente che pensava a produrre auto, come wv o altre case, ma da finanzieri speculatori travestiti da industriali. Gianni, l'uomo che ha goduto maggiormente di ciò, ha avuto somme che spese altrimenti, avrebbero portato l'italia ai vertici delle economie europee. il suo gioco era facile, poca ricerca e sviluppo, poca qualità nei materiali e nell'assemblaggio tanto alla fine lo stato mi da i soldi per pagare i dipendenti e i fornitori... e quello che risparmio me lo metto nella mia cassaforte e gli spiccioli me li gioco con il cavallino (per inciso, con i soldi statali spesi per la ferrari anche bobo vieri l'avebbe resa grande).
adesso continuamo con il degno erede di gianni, maglionne, che in assenza di piano industriale pensa solo a prendere modelli invenduti negli usa e a rimarchiarli fiat, lancia etc.
nel caso della mx5-spyderalfa penso che arriveremo al paradosso che le alfa, inferiori in quanto assemblate alla bell'emeglio, avranno prezzi superiori alla mx5.
in italia, il psi e anche una buona ala della dc, pensarono che si poteva distorcere quanto detto dall'economista in "buttiamo soldi in cose insensate" ovvero installare petrolchimici in aree turistiche, costruire stabilimenti industriali in aree dove non arrivava l'autostrada e far fare alla salerno reggio il giro delle montagne invece di quello, sensato, della costa. termini imerese e pomigliano sono l'esempio di spreco di soldi pubblici, stabilimenti industriali in aree si depresse, ma a vocazione turistica!
il vero dramma della fiat è che dagli anni 60 in poi non è stata gestita da gente che pensava a produrre auto, come wv o altre case, ma da finanzieri speculatori travestiti da industriali. Gianni, l'uomo che ha goduto maggiormente di ciò, ha avuto somme che spese altrimenti, avrebbero portato l'italia ai vertici delle economie europee. il suo gioco era facile, poca ricerca e sviluppo, poca qualità nei materiali e nell'assemblaggio tanto alla fine lo stato mi da i soldi per pagare i dipendenti e i fornitori... e quello che risparmio me lo metto nella mia cassaforte e gli spiccioli me li gioco con il cavallino (per inciso, con i soldi statali spesi per la ferrari anche bobo vieri l'avebbe resa grande).
adesso continuamo con il degno erede di gianni, maglionne, che in assenza di piano industriale pensa solo a prendere modelli invenduti negli usa e a rimarchiarli fiat, lancia etc.
nel caso della mx5-spyderalfa penso che arriveremo al paradosso che le alfa, inferiori in quanto assemblate alla bell'emeglio, avranno prezzi superiori alla mx5.