cencio Ha scritto:E secondo te dopo che l'avevano accerchiato in dieci cominciando a "bussare" sulla macchina doveva scendere e parlarci?
Anche perchè tutto è nato da uno che voleva provocare.
Si ficcava la lingua dove sappiamo tutti e se ne stava fermo e zitto. A volte la forza si dimostra con la freddezza e con la lucidità di sapere di avere molto da perdere. Forse il momento più giusto per scappare in preda al panico e travolgere qualcuno, era al momento di un gesto più aggressivo come quello del casco che rompe il vetro.
Se ti accorgi è paradossale che nel momento dell'ultimo capitolo, quello con appunto il casco che rompe il vetro, il tizio con la macchina rimane assolutamente fermo... se hai paura e vuoi scappare te ne freghi se hai altre auto davanti o dietro e fai lo stesso casino che hai fatto prima con le moto. Questo mi fa pensare che nell'episodio antecedente c'è un pizzico di malizia nel gesto, dettato dal semplice discorso: "...ho la macchina grossa...me li posso mettere di sotto...".
Per quanto uno possa avere l'alibi e la ragione dalla propria parte, non significa che la soluzione migliore sia quella di intraprendere un azione comunque criminale, specialmente se con te ci sono altre persone innocenti.
Ripeto, condanno pienamente l'atteggiamento squadrista e mafioso dei motociclisti.