Penso che si stia andando abbondantemente fuori tema, ma soprattutto penso che i toni adottati non siano proprio consoni.
Giulio ha postato un articolo di Hirundo che secondo me e' una mosca bianca: in giro si parla molto spesso di sicurezza attiva e passiva e si scrivono bibbie su quanto gli airbag siano utili (io non li ritengo tali, soprattutto i frontali e soprattutto con la presenza di piantoni collassabili, che per inciso sono arrivati ben prima degli airbag, mentre trovo al limite utili i laterali in caso di rottura dei finestrini....ma questo e' un altro argomento che c'entra ben poco).
Si accaniscono tutti su chi corre o supera di poco i limiti di velocita' per strada senza considerare che il vecchietto che fa piano e che imbocca contro mano una rotonda o che si pianta a 50km/h in autostrada e' ben piu' pericoloso di chi procede a 150km/h in un'autostrada dritta e semi-deserta.
Tutti parlano di sicurezza, tutti vedono la velocita' come un germe da debellare, nessuno pero' pensa a chi ama la velocta'. Quel che e' peggio c' che nessun canale mediatico (a parte qualche rivista di tuning, tra cui la bistrattata Elaborare) incentiva alla Pista se non per il classico "buonismo del caxxo" che in certe situazioni devono tenere perche' "politically correct".
Di fronte a questo ben venga chi, in una testata dedicata al motorsport, dedica un articolo all' argomento "abbigliamento e dotazioni di sicurezza per sensibilizzare gli appassionati a certi aspetti che troppo spesso non vengono considerati.
Siamo d'accordo che in auto possa essere un fattore che passa in secondo piano rispetto ad un buon assetto e ad esempio a delle tubazioni dei freni aeronautiche, ma purtroppo, come fatto presente anche da Number34, le auto sono fatte di base coi piedi, quelle inglesi asseblate sono anche peggio e proprio per questo dove non arriva il mezzo deve arrivare chi guida il mezzo! In primis cercando, dove possibile, di risolvere le problematiche di cui sopra, ed in secundis cercando di avere un minimo di abbigliamento consono alla situazione.
Del resto chi va in moto, anche con un canchero da 10€ al quintale, ha una preparazione minima del mezzo e massima delle dotazioni di sicurezza (casco, tuta, guanti, stivali, paraschiena, protezioni varie ecc.) e le stesse piste non fanno entrare gente con i pantaloncini corti e la magliettina.
Su questo le riviste specializzate, la stampa, le reti tv durante i gp motociclistici ecc. ci hanno inondato di messaggi.
NOn vedo perche' per le auto dovrebbe essere diverso!
Ovviamente il top della situazione sarebbe quella prospettata da Gyu (tuta, scarpe, guanti, casco, sottocasco, collare Hans, cinture 4 punti, rollbar ecc.) e capisco che chi fa un uso sporadico dell' auto in pista se fosse obbligato a certe dotazioni non si avvicinerebbe mai ad un track day, ma senza arrivare a tali livelli basterebbe soltanto avere un minimo di testa per capire che pantaloncini corti, polo e scarpine di stoffina sottile non sono il top in un track day.
Tutto il resto, cv compresi e battutine sono solo provocazioni e perdite di tempo inutili.
Giulio ha postato un articolo di Hirundo che secondo me e' una mosca bianca: in giro si parla molto spesso di sicurezza attiva e passiva e si scrivono bibbie su quanto gli airbag siano utili (io non li ritengo tali, soprattutto i frontali e soprattutto con la presenza di piantoni collassabili, che per inciso sono arrivati ben prima degli airbag, mentre trovo al limite utili i laterali in caso di rottura dei finestrini....ma questo e' un altro argomento che c'entra ben poco).
Si accaniscono tutti su chi corre o supera di poco i limiti di velocita' per strada senza considerare che il vecchietto che fa piano e che imbocca contro mano una rotonda o che si pianta a 50km/h in autostrada e' ben piu' pericoloso di chi procede a 150km/h in un'autostrada dritta e semi-deserta.
Tutti parlano di sicurezza, tutti vedono la velocita' come un germe da debellare, nessuno pero' pensa a chi ama la velocta'. Quel che e' peggio c' che nessun canale mediatico (a parte qualche rivista di tuning, tra cui la bistrattata Elaborare) incentiva alla Pista se non per il classico "buonismo del caxxo" che in certe situazioni devono tenere perche' "politically correct".
Di fronte a questo ben venga chi, in una testata dedicata al motorsport, dedica un articolo all' argomento "abbigliamento e dotazioni di sicurezza per sensibilizzare gli appassionati a certi aspetti che troppo spesso non vengono considerati.
Siamo d'accordo che in auto possa essere un fattore che passa in secondo piano rispetto ad un buon assetto e ad esempio a delle tubazioni dei freni aeronautiche, ma purtroppo, come fatto presente anche da Number34, le auto sono fatte di base coi piedi, quelle inglesi asseblate sono anche peggio e proprio per questo dove non arriva il mezzo deve arrivare chi guida il mezzo! In primis cercando, dove possibile, di risolvere le problematiche di cui sopra, ed in secundis cercando di avere un minimo di abbigliamento consono alla situazione.
Del resto chi va in moto, anche con un canchero da 10€ al quintale, ha una preparazione minima del mezzo e massima delle dotazioni di sicurezza (casco, tuta, guanti, stivali, paraschiena, protezioni varie ecc.) e le stesse piste non fanno entrare gente con i pantaloncini corti e la magliettina.
Su questo le riviste specializzate, la stampa, le reti tv durante i gp motociclistici ecc. ci hanno inondato di messaggi.
NOn vedo perche' per le auto dovrebbe essere diverso!
Ovviamente il top della situazione sarebbe quella prospettata da Gyu (tuta, scarpe, guanti, casco, sottocasco, collare Hans, cinture 4 punti, rollbar ecc.) e capisco che chi fa un uso sporadico dell' auto in pista se fosse obbligato a certe dotazioni non si avvicinerebbe mai ad un track day, ma senza arrivare a tali livelli basterebbe soltanto avere un minimo di testa per capire che pantaloncini corti, polo e scarpine di stoffina sottile non sono il top in un track day.
Tutto il resto, cv compresi e battutine sono solo provocazioni e perdite di tempo inutili.
Ricambi auto d'epoca, sportive anni '80/'90, youngtimers - consulenze - restauri: www.worksgarage.it
ItalianRoadsEventi: Drive your passion www.italianroads.it
La storia non è solo quella scritta sui libri di scuola...corre anche su strada
[url=http://www.worksgarage.altervista.org][/url]
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