Demios Ha scritto:Il motore tradizionale ha raggiunto il suo massimo, svilupparlo ulteriormente (ad un livello tangibile, non parlo di piccoli aggiornamenti e miglioramenti marginali) richiede investimenti che quasi nessuno è più disposto a fare. Le grandi case lo hanno capito e per questo spingono sull'elettrico e già l'audi sta testando un prototipo con motore wankel come range extender.
Guardate avanti gente! Tra poco i motori serviranno solo a ricaricare le batterie e addio curve di coppia e potenza, fasature variabili, mappe di iniezione e accensione; tutto ciò che dovranno fare e girare ad un numero fissato di giri per massimizzarne l'efficienza. Cosa resta ad un motore attuale senza tutte queste cose? Nulla! Tornano agli anni '60... E a quel punto è indifferente se sviluppare un rotativo o un alternato...
E visti i vantaggi prima elencati diventa lampante quale motore è più indicato, soprattuto se ripensate al motore della i3: 9l/100km...con una qualsiasi diesel più di 6l/100km è quasi impossibile fare...
E con un wankel che per tirar fuori potenza (e nel caso da te elencato proprio quello dovrebbe fare, ovvero tirar fuori potenza per caricare le batterie) deve girare alto e che a parita' di potenza consuma il doppio di un motore a pistoni tradizionale pensi veramente che si possa ridurre i consumi elencati?
Per non parlare della questione Euro che difficilmente riesce a rispettare visto che gran parte di quello che ingurgita viene perso dallo scarico nonostante le varie valvole ecc. e per non parlare della quantita' di olio consumato e della durata limitata.
E' vero il wankel non e' stato sviluppato nel tempo come le altre tipologie di motori, ma lo schema e' quello e c'e' poco da sviluppare. Puoi affinare l'iniezione e l'accensione, puoi sostituire i materiali (a disposizione di qualsiasi costruttore), ma se di base il motore e' quello e nel suo poco sviluppo non ha raggiunto risultati significativi vuol dire che di per se per quanto bella come idea non e' quella vincente.
I motori degli anni '60 ovviamente non sono equiparabili a quelli di oggi, ma a quelli di 15anni fa sì: bene, i motori bialbero alfa sono stati messi in produzione a meta' anni '50 (nel '55 per la precisione) e sono arrivati praticamente identici fino a meta' anni '90 ('96 per l'esattezza): le potenze sono sempre state di tutto rispetto e piu' o meno identiche in tutto l'arco degli anni, le uniche modifiche fatte sono state (per gli 8valvole) l'iniezione elettronica e la fasatura variabile.
Anche il wankel dell' Ro80 e' degli anni '60 e mi pare che prestazionalmente sia stato molto sviluppato rispetto a quello della Rx-8, forse anche piu' di un motore normale.
Se in questi anni non sono riusciti a risolvere i problemi di tale motore (consumo, durata, mancanza di coppia) ecc. vuol dire che oggettivamente non e' possibile risolverli, ergo non e' adatto per la produzione, con la conseguenza che, a parita' del motore 2tempi e' un bellissimo progetto, ma desitnato ad essere accantonato.
Finisco col dire che non ci dobbiamo dimenticare che non stiamo parlando del futuro dell'auto e del wankel, ma di una possibile vettura odierna con tale motore: visti i risultati dell' Rx8 giustamente si va a pensare che se deve essere aspirato beh, lasciamo stare, se invece fosse turbo potrebbe essere una cosa da considerare, sempre che poi il motore abbia affidabilita' e durata.
Un saluto
Luca
PS: Ah, a chi diceva che il rotativo offre prestazioni rispetto alla bassa cilindrata con pochi cv/fiscali (15) ricordo che non e' così: sì, la cilindrata e' bassa, ma avendo un ciclo completo in un solo giro di albero motore invece che in 2 come i motori tradizionali, la cilindrata si considera come doppia (quindi un 1.3 diventa un 2.6) ed anche i cavalli fiscali per l'assicurazione sono diversi (non 15, ma circa 24...fate voi)