L'opera d'arte di marvel

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transtad e vsi alla grande

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Quando muore una persona cara è sempre una tragedia, ma se questo avviene dopo una lunga malattia o per vecchiaia, come accade per nonni prima e genitori poi, si è in qualche modo preparati all'evento, si sa che prima o poi accadrà; nel caso di morti improvvise è una cosa assurda: pensate che i miei suoceri stavano aspettando il figlio per pranzo e dopo un'attesa di 2 ore col cell che squillava a vuoto arrivò la telefonata dei carabinieri che dicevano di recarsi subito in ospedale, una volta lì era già in obitorio. Per i genitori perdere un figlio così è innaturale e si rischia di non riuscire ad elaborare il lutto. Ricordo poi le dicerie sul fatto che era in moto e che quindi fosse la velocità e l'imprudenza la causa, invece sia i rilievi che le testimonianze stabilirono che lui andava a 60/70 km ora e che fu travolto da una grossa lancia alla cui guida c'era una donna con la madre che inspiegabilmente nel percorrere una curva invase l'altra corsia, prese Gianni sbattendolo su un furgone che fu anch'esso urtato, proseguì colpendo una peugeot che seguiva e finì la sua corsa uscendo fuori strada dall'altra parte. Gianni indossava tutto per la sicurezza, dal casco al giubotto dainese con la protezione per la colonna vertebrale di una delle sue tute. Una dinamica inspiegabile se non con l'imperizia di chi guidava la lancia. Ecco quante volte per strada incontriamo persone "imbranate" alla guida? Spesso e ogni volta mi chiedo come si faccia a rilasciare la patente di guida a soggetti evidentemente negati. Dare la patente a questi soggetti mette a rischio oltre la loro vita anche quella degli altri e credo che se venisse rilasciata, invece che a tutti, solo a chi è veramente idoneo il numero di sinistri e di tragedie calerebbe non poco.
Sulle capacità di guida di mio cognato non ho dubbi: da 2 anni era diventato anche collaudatore della Suzuki ed era spesso in pista. Era anche nel team del pilota barese e suo caro amico, Stefano Bungaro che correva in alcune categorie motociclistiche come la Sport Production dove Stefano, che era un talento naturale e vinceva quasi sempre correndo alla Stoner imperversava; l'ho visto di persona, più di una volta e vi assicuro che era fortissimo.
Sono eventi che ti cambiano la vita e ti rimangono dentro per sempre.

[SymonDark]

Condivido il tuo pensiero........e anche il tuo cordoglio...avendo perso amici cari in moto ......
ed essendo tutt'ora più motociclista che altro....

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3a puntata
Il lutto che colpì la mia famiglia sconvolse le nostre vite che da allora sono cambiate in modo radicale. Sotto un'altra foto del Gamma con mezza carena e Gianni in sella.



Un esempio? L'officina di mio cognato che era praticamente un moto club si ammutolì e il silenzio da allora regna, tutto quel via vai, tutte quelle moto parcheggiate davanti e dentro casa fino a tardi sparirono e quel "profumo" racing che si respirava non c'era più. Rossella, mia moglie, era stravolta - sconvolta per la perdita del fratello e in cerca di pace mi chiese di partecipare ad un meeting buddista che si tenne sul lago maggiore vicino Verbania. Le dissi "ok, però al ritorno ci fermiamo un giorno dalla tua amica che vive a Bologna e lascio l'Mx da Bartoli a Faenza per rifare lo scarico". Lei non mi ha mai ostacolato, anzi in alcune occasioni mi ha regalato pezzi vari (praticamente la compagna ideale per un miatista....) e mi disse di sì. La morte di Gianni mi aveva tolto ogni remore e timore e avevo ormai deciso di percorrere la sua strada: migliorare il proprio mezzo godendone come un giocattolo da coltivare e amare. Bari - lago Maggiore in un'unica tappa, 9 ore circa di viaggio.
Giunti a destinazione lasciammo l’auto in un parcheggio e qui io e Rossella (la mia metà) ci prendemmo un grosso spavento. Parcheggiata l’auto cercammo un bar per un ristoro, e dopo una ventina di minuti al ritorno l’auto era sparita!!! Mi dissi da Bari dove i furti d’auto sono una piaga dovevo venire sino qui per farmela rubare….., qui in giro dev’essere e ci mettemmo a girare in paese alla ricerca: era un paesino di montagna su vari livelli lungo il costone della montagna. Dopo quasi 2 ore ci rassegnammo e chiedemmo info per andare nella caserme dei carabinieri a denunciare il furto e chiedere aiuto per tornare a casa (in auto avevo lasciato tutto) e avute le info sull’ubicazione dei carabinieri ci stavamo andando quando… sorpresa: ci trovammo la piccola davanti, non si era mai spostata da li, eravamo noi che avevamo sbagliato parcheggio nella nostra ricercai; il fatto è che erano identici, solo su 2 livelli diversi, uno era sopra e l’altro sotto. Ci eravamo confusi perché dovemmo girare un po’ per trovare il bar. Era il 31 ottobre, la notte di Hallowen e pensammo fosse uno scherzo del fato. Per tutta la serata il cuore continuava a battere, avevo somatizzato lo spavento.
Il meeting non servì granché allo scopo, il dolore rimase, ma comunque fu un'esperienza nuova: tre giorni di preghiere dalla mattina alla sera seduti su quei cuscini dove quando ti alzi rimani bloccato e pieno di dolori alle gambe e alla schiena mentre quando li vedi in tv sembra che chi ci si accomoda stia comodo e rilassato in meditazione.Vi posto una foto di Lama Gance Rimpocen che era l'autorità religiosa per il quale eravamo lì




Al termine del raduno buddista ci spostammo a Borgosesia dove mia moglie ha dei parenti tra i quali la sua "amata" cugina. Mia suocera è piemontese e quindi ha familiari in val di Susa e nel Vercellese. Senza volerlo percoremmo una strada che definire fantastica e riduttivo: la cremosina che pota da da omegna e orta fino a [FONT=Verdana]borgosesia; quando la imboccai c'era un cartello che diceva attenzione strada utilizzate per collaudi di moto e auto. Poi ne compresi il perché: un fantastico susseguirsi di curve e brevi rettilinei, immersi nel bosco e costeggiando un lago. Un percorso da non perdere in Mx5, forse il più bello da me fatto.
Dopo un paio di giorni con i parenti di mia moglie con escursione sul monte Rosa prendemmo la via del ritorno e arrivammo a Bologna dove l'indomani mattina avevo appuntamento con Bartoli a Faenza. Mi accompagno il marito della nostra amica, un bolognose, anche lui "smanettone" e lasciai la mia piccola dalla mattina alla sera per il primo upgrade della sua vita. Bartoli oltre alla tipologia estetica (il doppio terminale destra sinistra con i finalini sdoppiati) mi chiese se l'auto era elaborata o meno perché questo avrebbe determinato la tipologia di realizzazione per ricercare un pò di permance in più. Gli dissi che al momento non lo era, ma che era mia intenzione intervenire con sostanziosi upgrade e di tener presente questo in modo che dopo lo scarico fosse in sintonia col resto che volevo fare. Mi chiese anche che livello di sound volevo e gli risposti che lo volevo sì bello corposo, ma non invadente. [/FONT]

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4a puntata
L'officina di Bartoli è abbastanza piccola, ci lavora lui e un paio di ragazzi. E' attrezzata di tutto quello che serve e ci sono in bella mostra alcuni scarichi lucenti, foto di sue realizzazioni e qualche calendario con qualche pezzo di gnocche mezze nude. La cosa più impressionante è la manualità che ha Adriano Bartoli, per come plasma il materiale sembra che abbia a che fare con argilla o cera pongo e non con acciaio inox; mi chiedo quando ….. deciderà di “appendere le marmitte al chiodo” questa straordinaria professionalità artigiana che fine farà?
Bartoli ha un carattere un po’ scorbutico, ma sappiate che è in grado di trasformare in realtà ogni vostro desiderio.
Ecco qualche foto presa in prestito, io non ne scattai.

L’officina dall’esterno



Uno scarico per Lamborghini Miura in bella mostra



Adriano Bartoli



Bartoli mi tolse il silenziatore centrale realizzando lo scarico da, diciamo metà centrale in poi. I terminali erano appena sotto il profilo inferiore ed erano con quelli più esterni più corti per seguire la linea in quel punto. Bartoli mi flangiò lo scarico originale, compreso di centrale per permettermi di rimetterlo se lo avessi desiderato. Quando provai l’auto il sound era da brividi, cupo ai bassi e stridulo agli alti, mai troppo invadente. Scoppietti vari accompagnavano l’auto in rilascio e tutto mi sembrava meraviglioso anche se poi mi accorsi che lo scarico era forse un po’ troppo vuoto ai bassi, troppo aperto. Dopo gli upgrade fatti in seguito mi resi conto che era stato realizzato così in base alla mia richiesta infatti sparirono gli scoppiettii e il senso di “vuoto” ai bassi. L’estetica per i miei occhi da sballo.
Sistemai due parafiamma in alluminio per rendere simmetrica la vista destra sinistra e riempire l’asola dello scarico originale





Tornati a casa mi misi alla ricerca dell'upgrade successivo: i cerchi

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......ma a quanti giri hai la potenza max e +/- la coppia massima?

scusa se rompo ma il tuo motore è proprio l'aspirato che ogni buon padre di famiglia dovrebbe avere.... :-)

L'entrata in coppia la sento a 4300/4500 giri circa, il picco dei cv poco sopra i 7000