Premessa
Sono nato con la benzina nel sangue, cioè mio padre faceva il meccanico d’auto in Polizia e nel dopo scuola andavo da lui a smartellare tutto ciò che mi capitava a tiro, ancora adesso ricordo gli urli. Oltre a lavorare in officina prestava regolare servizio di pattugliamento, di autista per i generali con l’Alfa 2600 mezza blindata e inseguimenti vari, quindi la guida veloce era fin da piccolo per me una normalità e già allora mi piaceva un sacco. Ricordo ancora gli urli, stavolta di mia madre, di quando papà mi portava in giro con la Giulia a far cigolare le gomme.
La pista
L’approccio ai circuiti iniziò 30 anni fa, quando finite le elementari mio padre mi regalò un kart, mi divertii un tot per 3/4 anni, ma non ero ancora maturo x le 4 ruote, infatti io sognavo le 2 ruote. Poi dopo un milione e mezzo di cadute con varie moto, a 16 anni la passione per la guida sbocciò.
Io amo i cordoli e lottare contro il cronometro, ma purtroppo in Italia per essere un bravo pilota, prima devi avere i soldi e poi dopo puoi mettere in mostra le tue capacità. Quindi non ho mai gareggiato e a quei tempi non c’erano ancora i track day, ma cercavo di partecipare ad ogni evento gratuito dove vi era la possibilità di provare un auto in pista, esempio: con la Ford ad ogni presentazione di un auto nuova si andava a Imola; con la Dunlop e le BMW quando organizzavano la Dunlop Drivers Cup; oppure a vari raduni monomarca tenuti in circuiti. Poi finalmente i circuiti aprirono i loro cancelli a noi poveri appassionati e quindi iniziai a consolarmi con i giri liberi a: Imola, Monza, Mugello, Misano, Varano e Castelletto. Ultimamente mi sono dedicato quasi esclusivamente al Drift, ma sempre tra i cordoli, perché fatto nei piazzali non mi piace, anzi mi fa proprio .agare!
Se economicamente potessi, farei il pilota a tempo pieno.
Sono nato con la benzina nel sangue, cioè mio padre faceva il meccanico d’auto in Polizia e nel dopo scuola andavo da lui a smartellare tutto ciò che mi capitava a tiro, ancora adesso ricordo gli urli. Oltre a lavorare in officina prestava regolare servizio di pattugliamento, di autista per i generali con l’Alfa 2600 mezza blindata e inseguimenti vari, quindi la guida veloce era fin da piccolo per me una normalità e già allora mi piaceva un sacco. Ricordo ancora gli urli, stavolta di mia madre, di quando papà mi portava in giro con la Giulia a far cigolare le gomme.
La pista
L’approccio ai circuiti iniziò 30 anni fa, quando finite le elementari mio padre mi regalò un kart, mi divertii un tot per 3/4 anni, ma non ero ancora maturo x le 4 ruote, infatti io sognavo le 2 ruote. Poi dopo un milione e mezzo di cadute con varie moto, a 16 anni la passione per la guida sbocciò.
Io amo i cordoli e lottare contro il cronometro, ma purtroppo in Italia per essere un bravo pilota, prima devi avere i soldi e poi dopo puoi mettere in mostra le tue capacità. Quindi non ho mai gareggiato e a quei tempi non c’erano ancora i track day, ma cercavo di partecipare ad ogni evento gratuito dove vi era la possibilità di provare un auto in pista, esempio: con la Ford ad ogni presentazione di un auto nuova si andava a Imola; con la Dunlop e le BMW quando organizzavano la Dunlop Drivers Cup; oppure a vari raduni monomarca tenuti in circuiti. Poi finalmente i circuiti aprirono i loro cancelli a noi poveri appassionati e quindi iniziai a consolarmi con i giri liberi a: Imola, Monza, Mugello, Misano, Varano e Castelletto. Ultimamente mi sono dedicato quasi esclusivamente al Drift, ma sempre tra i cordoli, perché fatto nei piazzali non mi piace, anzi mi fa proprio .agare!
Se economicamente potessi, farei il pilota a tempo pieno.
MX-5 1.6 "I LOVE DRIFTING"
http://www.youtube.com/watch?v=iSIXadyj4nA
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