Non è che esistano delle leggi esatte anche per questo argomento, ci mancherebbe, il problema è di "cervello" di chi gestisce il trackday. Se si arriva in 80 in pista state tranquilli che, volendo, una o due macchine "racing" facendo i furbetti si riescono a far passare, ma a tutti gli effetti quelle sono auto non in regola con la circolazione turistica per auto "circolanti, assicurate e targate" come specificato e ripetuto in ogni contratto di noleggio pista. Il direttore di pista magari non se ne accorgerà oppure se ne accorgerà e valuterà come "stradale" la macchina anche se ha il roll bar, mi viene in mente l'MX-5 di Namrocko, che ha solo quello come equipaggiamento racing.
Per i touristenfahrten le regole sono altrettanto fumose, dipende da chi si trova a fare i controlli all'ingresso pista, ci sono testimonianze discordanti, gente lasciata fuori per un volante staccabile, per dire (e c'è da aspettarselo, i controlli li fanno spesso dei "vigili urbani") però nel dubbio io non partirei mai dall'Italia col roll bar montato.
Il punto, in Italia (e non solo), è che gli autodromi più grossi sanno che le assicurazioni tipicamente pagano in caso di incidente durante una circolazione turistica, quindi cercano di limitare le auto che possono farla somigliare ad una giornata per auto da corsa. Senza considerare il problema dei verdi, che sono pronti a contestare ogni ingresso in circuito di auto "racing" (o ritenute racing) in giornate dedicate alle stradali, dove in teoria il rumore è più contenuto.
Ri-ripeto: tutto questo senza regole precise, solo con indicazioni di massima da parte dei direttori di pista che però, nel dubbio, meglio rispettare.
Per i touristenfahrten le regole sono altrettanto fumose, dipende da chi si trova a fare i controlli all'ingresso pista, ci sono testimonianze discordanti, gente lasciata fuori per un volante staccabile, per dire (e c'è da aspettarselo, i controlli li fanno spesso dei "vigili urbani") però nel dubbio io non partirei mai dall'Italia col roll bar montato.
Il punto, in Italia (e non solo), è che gli autodromi più grossi sanno che le assicurazioni tipicamente pagano in caso di incidente durante una circolazione turistica, quindi cercano di limitare le auto che possono farla somigliare ad una giornata per auto da corsa. Senza considerare il problema dei verdi, che sono pronti a contestare ogni ingresso in circuito di auto "racing" (o ritenute racing) in giornate dedicate alle stradali, dove in teoria il rumore è più contenuto.
Ri-ripeto: tutto questo senza regole precise, solo con indicazioni di massima da parte dei direttori di pista che però, nel dubbio, meglio rispettare.