TIGO Ha scritto:Fly e GT, sono d'accordo con i concetti che esprimete, ma confondete tassa di possesso con tassa di circolazione; se il bollo ritornasse ad essere tassa di circolazione cioe' un corrispettivo per l'utilizzo delle infrastrutture e non una tassa su un oggetto che tieni in garage, sarei d'accordo. Per come è configurato oggi il bollo auto italiano è contrario ai principi comunitari, solo che l'europa non ha mai condannato l'italia per ragioni politiche, cioè per evitare di far perdere un introito a uno stato già debole.
Ok, giusto, ma cosa cambia alla fine? tra avere la tassa di proprieta' ridotta (invece che di circolazione) e non avere nulla (o meglio, il bollo per intero), sinceramente preferisco la 1a ipotesi.
Certamente sara' piu' problematico per chi ha collezioni grandi, ma se hai grosse collezioni, con molti mezzi, con tanti spazi per ricoverarli, non e' che ti sta pensiero pagare quei 10/20€ a mezzo per il bollo...poi magari sbaglio eh!
TIGO Ha scritto:Quanto alla storicità e limite di età credo che le parole del nuovo presidente della FIVA siano significative: “La Fiva ha posto il limite a trent’anni perché, riducendo la quantità di veicoli storici in circolazione, è più facile ottenere deroghe e facilitazioni da governi e pubbliche amministrazioni; tuttavia, penso che l’età giusta sarebbe venticinque anni” (Patrick Rollet). Quindi tassa di circolazione per tutte, che deve diventare molto ridotta, o eliminata, dai 25 anni.
Come detto sopra, per me sono gia' troppi i 20 anni: in paesi NON-ITALIA dove i bolli costano il giusto, le assicurazioni non ti spennano, non ci sono restrizioni particolari per la circolazione ecc, e' piu' facile conservare ed usare un'auto over 15 anni (penso alla Germania ad es. o all' Austria ecc.), ma da noi diventa di fatto quasi impossibile soprattutto per certi tipi di auto.
Ecco perche' a mio avviso e' corretto considerare, almeno da noi, i 20 anni d'eta'.
Purtroppo siamo in Europa solo quando c'e' da spendere soldi...quando c'e' da guardare all'europa per prendere spunto, idee, organizzazione allora ci si gira dall' altra parte!
Guarda che cazzata sono riusciti ad imbastire con i cerchi in lega e le omologazioni di pneumatici alternative!
Tutto il mondo recepisce le omologazioni TUV, mentre noi dobbiamo avere cerchi omologati in Italia, costringendo le aziende Italiane ed estere a rimetter mano a tutta la produzione per ri-omologare ogni modello e ristampare l'omologazione sui cerchi.
Il bello poi e' che, per evitare che il mercato cerchi aftermarket postesse fermarsi (con ovvi danni per la produzione nostrana) a favore di quelli usati, hanno messo pure la clausola che se omologhi oggi la nuova misura devi avere per forza il cerchio omologato e se ti fermano col cerchio non omologato ti fanno un ***** come una capanna, mentre se hai omologato la nuova misura prima di una certa data (mi pare aprile 2014) puoi girare anche senza cerchi omologati!
Il tutto senza dire alle FdO come poter accertare certe cose, come destreggiarsi tra le cose ecc...col risultato che nessuno effettuera' mai i controlli dovuti e la gente continuera' a fare come gli pare col solo vincolo di trovare una serie di cerchi omologati per effettuare il solo collaudo!
Ricambi auto d'epoca, sportive anni '80/'90, youngtimers - consulenze - restauri: www.worksgarage.it
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La storia non è solo quella scritta sui libri di scuola...corre anche su strada
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