È passato più di 1 anno, da quando un capannello di appassionati mi chiese di elaborare una LAI (Lazza Air In, ormai noto sistema di aspirazione per MX-5 M2.5 dal 2004) anche per la mitica MIATA, per la M1, (la prima serie delle MX-5 per chi non avesse capito) e così dopo vari miei tentativi di driblare le richieste sinceramente un po’ svogliato da rimettere le mani nel carbonio… ho ceduto per passione, d’altra parte solo la passione poteva farmi cedere.
Il progetto è stato sicuramente impegnativo, per chi conosce bene l’auto sa che i pertugi su cui infilarsi non sono molto “comodi” ed è nato esaminando una M1 americana dell’amico e vicino di casa Andrea che ringrazio fin d’ora della disponibilità e per la costante passione che ha avuto nello stimolarmi nel progetto. Quella sera mi sono detto o si fa un vero LAI oppure meglio lasciar stare. Al vaglio delle mille ipotesi, solo una rispecchiava la filosofia LAI e così grazie alle sapienti doti di una altro amico, Giorgio, abbiamo messo giù a PC alcuni progetti che vedete nelle foto.
Il progetto, sicuramente impegnativo prevedeva la costruzione per intero di una nuova scatola dell’aria, ripulita da tutte le staffe al suo interno che non favoriscono certo il flusso dell’aria, per poi proseguire in direzione della bocca della MIATA.
Siamo passati attraverso un simulacro in terracotta, poi in vetroresina, quindi dopo mille misure, vi assicuro che il passaggio è stato veramente difficile… al pezzo finale in carbonio.
Carbonio si (tutto carbonio... non finto carbonio o metà vetroresina e metà plastica..), ma fatto secondo la tecnica dell’infusione attraverso le sapienti mani dell’ ing. Giorgio. Si è deciso che questa tecnica così raffinata doveva avere degli stampi altrettanto raffinati quindi interpellata la modelleria, fatti gli stampi, certo, rimane comunque un oggetto artigianale coi suoi seppur minimi difetti ma artigianale !
Tecnicamente parlando ci siamo fissati l’obiettivo della massima facilità di installazione con la massima resa prestazionale, il sistema è infatti un plug&play a tutti gli effetti, l’utente per l’installazione non dovrà far altro che staccare la vecchia scatola + snorkel mantenendo coperchio debimetro e filtro attaccare il LAI con 2 staffe!
Abbiamo previsto che un utente non “smanettone” dovrebbe impiegare al massimo 20 minuti.
E’ stata rifatta la scatola dell’aria, aumentando il volume interno di circa 0.2lt ed eliminando tutte le varie scanalature, stondando il più possibile bordature e spigoli, ed è stato costruito uno snorkel che sfruttasse il principio venturi (come nel LAI M2.5) ed andasse a pescare aria fresca davanti al radiatore cercando di avere le più basse perdite di carico e turbolenze interne possibili.
Tutto questo è facilmente traducibile in termini di prestazioni, che come nel LAI della M2.5 danno il meglio di loro in periodi di caldo, anche il LAI M1 infatti pescherà sempre aria a t amb… non gli arriverà in maniera direttissima ma è comunque una zona (e lo si capisce bene dalle foto) di alta ... chiamiamola “turbolenza”.
Attualmente il primo LAI M1 è montato sulla macchina di Andrea e non appena sarà possibile vi daremo i dati di eventuali rullate.
Spero sinceramente che possiate apprezzare la bontà di questo progetto nell’immediato futuro, progetto che secondo noi si pone come valida alternativa ai già noti e famosi altri sistemi non certo plug&play, progetto Italiano fatto da appassionati che si ritrovano qualche sera in un garage di qualche casa… questo ci tengo a dirlo
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Spero vi piaccia, quantomeno !
Il progetto è stato sicuramente impegnativo, per chi conosce bene l’auto sa che i pertugi su cui infilarsi non sono molto “comodi” ed è nato esaminando una M1 americana dell’amico e vicino di casa Andrea che ringrazio fin d’ora della disponibilità e per la costante passione che ha avuto nello stimolarmi nel progetto. Quella sera mi sono detto o si fa un vero LAI oppure meglio lasciar stare. Al vaglio delle mille ipotesi, solo una rispecchiava la filosofia LAI e così grazie alle sapienti doti di una altro amico, Giorgio, abbiamo messo giù a PC alcuni progetti che vedete nelle foto.
Il progetto, sicuramente impegnativo prevedeva la costruzione per intero di una nuova scatola dell’aria, ripulita da tutte le staffe al suo interno che non favoriscono certo il flusso dell’aria, per poi proseguire in direzione della bocca della MIATA.
Siamo passati attraverso un simulacro in terracotta, poi in vetroresina, quindi dopo mille misure, vi assicuro che il passaggio è stato veramente difficile… al pezzo finale in carbonio.
Carbonio si (tutto carbonio... non finto carbonio o metà vetroresina e metà plastica..), ma fatto secondo la tecnica dell’infusione attraverso le sapienti mani dell’ ing. Giorgio. Si è deciso che questa tecnica così raffinata doveva avere degli stampi altrettanto raffinati quindi interpellata la modelleria, fatti gli stampi, certo, rimane comunque un oggetto artigianale coi suoi seppur minimi difetti ma artigianale !
Tecnicamente parlando ci siamo fissati l’obiettivo della massima facilità di installazione con la massima resa prestazionale, il sistema è infatti un plug&play a tutti gli effetti, l’utente per l’installazione non dovrà far altro che staccare la vecchia scatola + snorkel mantenendo coperchio debimetro e filtro attaccare il LAI con 2 staffe!
Abbiamo previsto che un utente non “smanettone” dovrebbe impiegare al massimo 20 minuti.
E’ stata rifatta la scatola dell’aria, aumentando il volume interno di circa 0.2lt ed eliminando tutte le varie scanalature, stondando il più possibile bordature e spigoli, ed è stato costruito uno snorkel che sfruttasse il principio venturi (come nel LAI M2.5) ed andasse a pescare aria fresca davanti al radiatore cercando di avere le più basse perdite di carico e turbolenze interne possibili.
Tutto questo è facilmente traducibile in termini di prestazioni, che come nel LAI della M2.5 danno il meglio di loro in periodi di caldo, anche il LAI M1 infatti pescherà sempre aria a t amb… non gli arriverà in maniera direttissima ma è comunque una zona (e lo si capisce bene dalle foto) di alta ... chiamiamola “turbolenza”.
Attualmente il primo LAI M1 è montato sulla macchina di Andrea e non appena sarà possibile vi daremo i dati di eventuali rullate.
Spero sinceramente che possiate apprezzare la bontà di questo progetto nell’immediato futuro, progetto che secondo noi si pone come valida alternativa ai già noti e famosi altri sistemi non certo plug&play, progetto Italiano fatto da appassionati che si ritrovano qualche sera in un garage di qualche casa… questo ci tengo a dirlo
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Spero vi piaccia, quantomeno !
Lazza... quello del LAI