Che vi avevo detto... (in whatsapp...)
vendite cerchi aftermarket 2013: +30%
mia stima con questo nuovo decreto 2014: -70%....
E ci scommetto una cena.
[h=1]Grossi ritardi sul fronte Decreto Ruote. Nessun produttore è ancora pronto eccetto OZ. Le aziende dell’aftermarket lanciano un grido dall’allarme. Questo decreto accentua la crisi in un settore già in forte difficoltà.[/h]
Con grande rispetto per OZ, l’eccellenza Italiana di cui dobbiamo essere fieri, che ha omologato la prima ruota in Italia in base al nuovo Decreto, non bisogna però cantare vittoria.
Ricordiamo che stiamo vivendo un momento molto difficile in Italia con un crisi generale causata da tanti fattori concomitanti. In questo momento si richiede snellimento di procedure, sburocratizzazioni, rottamazioni di leggi per tornare ad affidarsi al buon senso.
Questo Decreto sulla regolamentazione delle ruote, seguito a quello dei freni (caduto nel dimenticatoio) arriva in un momento nel quale è necessaria una svolta in tal senso, con snellimento di procedure nel settore della personalizzazione dell’auto e del ricambio con una segnale profondo, tendendo conto ovviamente delle regole del buon senso e della sicurezza.
La domanda è questa: ma c’era veramente bisogno di questo decreto? Si è parlato spesso di sicurezza dei cerchi d’importazione. Ma quante rotture di cerchi che hanno provocato incidenti sono state registrate in questi ultimi 10 anni?
Non si poteva trovare un sistema diverso per proteggersi dall’aggressiva invasione di cerchi in lega a bassi prezzo “cinesi” ed orientali per tutelare le aziende italiane ed europee?
A parte OZ ad oggi, a circa 2 mesi dall’entrata del vigore a Marzo 2014 nessun’altra azienda è pronta.
Numerosi importatori italiani ed aziende che commercializzano cerchi in lega hanno già lanciato un grido d’allarme nel settore tuning.
Ma c’è caos anche nel settore del fuoristrada dove si fa più che altro uso di cerchi in acciaio (rientrano anche questi dalla norma per via della stessa omologazione M1) con differenti caratteristiche di resistenza rispetto a quelli in lega.
“Questo Decreto ruote è una delle ennesime leggi italiane che non farà bene al settore fuoristrada… Ad oggi non esistono cerchi omologabili per fuoristrada in quanto il decreto proibisce qualsiasi aumento di carreggiata.
1- non si possono omologare gomme maggiorate oltre il 2% del rotolamento della gomma originale (peggiorativo rispetto al 5% del Cetoc et simili)
2- non si possono omologare cerchi scampanati in quanto i cerchi non possono sporgere dalla carrozzerie non si possono installare parafanghini aggiuntivi!
3- anche volendo omologare i cerchi non possiamo farlo in quanto tra le prove richieste si esplicita che l’allargamento di carreggiata non può essere maggiore del 2% rispetto l’originale (parliamo quindi di solo 10-15mm per lato…nulla!”
è lo sfogo di Antonio di Traction4x4.it
GERMANIA – In Italia accade ciò (oltre ai seri problemi di omologazioni di accessori mai risolti in 20 anni) mentre in Germania è tutto MOLTO più semplice: personalizzare l’auto con l’installazione di misure alternative di pneumatici e ruote è consentito seguendo procedure più semplificate. Tant’è che tantissime omologazioni di accessori anche di vetture italiane vengono effettuate in terra tedesca e poi ritrascritte sui libretti italiani con soldi che guadagna la germania e perde l’italia.
Perché non seguiamo il modello tedesco in fatto di omologazioni?
RINVIO DEL DECRETO – Rischio paralisi insomma per il mercato e ripercussioni su aziende e posti di lavoro.
Alla luce di tutto questo e facendo appello al buon senso, visto che nessuna ruota risulta omologata e in regola con il Decreto (eccetto OZ leggi QUI) è AUSPICABILE UN RINVIO DEL DELLA DATA di APPLICAZIONE DEL DECRETO.
DECRETO RUOTE - Il Decreto n. 20, in vigore dal 22 Marzo 2013, prevede che tutte le ruote vendute e montate in Italia a partire da 22 Marzo 2014 debbano essere obbligatoriamente omologate, siano esse di dimensioni uguali a quelle riportate a libretto sia che rientrino nella categoria delle così dette ruote “speciali”.
Il Decreto disciplina le procedure per l’omologazione e di istallazione di sistemi ruote su veicoli quali elementi di sostituzione dei corrispondenti componenti originali o loro ricambi.
2. Le disposizioni del presente decreto non si applicano:
a) alle «ruote originali» ed alle «ruote sostitutive del costruttore del veicolo», quali definite rispettivamente dai punti2.3 e 2.4.1 del paragrafo 2 del regolamento n. 124 UN/ECE;
b) alle «ruote sostitutive identiche», alle «ruote sostitutive replica» ed alle «ruote sostitutive replica parziale», quali definite, rispettivamente, dai punti 2.4.2, 2.4.3 e 2.4.4 del paragrafo 2 del regolamento n. 124 UN/ECE ed omologate in conformita’ allo stesso.
In deroga a quanto disposto dal comma 1, non si procede all’aggiornamento della carta di circolazione nel caso in cui l’installazione di un sistema ruota non comporti variazione delle misure degli pneumatici gia’ previste in sede di omologazione del veicolo dal costruttore dello stesso. In tal caso, a bordo del veicolo deve essere tenuta la dichiarazione dell’installatore, rilasciata ai sensi dell’articolo 6, comma 1, unitamente al certificato di conformita’, di cui all’articolo 5, comma 3.
vendite cerchi aftermarket 2013: +30%
mia stima con questo nuovo decreto 2014: -70%....
E ci scommetto una cena.
[h=1]Grossi ritardi sul fronte Decreto Ruote. Nessun produttore è ancora pronto eccetto OZ. Le aziende dell’aftermarket lanciano un grido dall’allarme. Questo decreto accentua la crisi in un settore già in forte difficoltà.[/h]
Con grande rispetto per OZ, l’eccellenza Italiana di cui dobbiamo essere fieri, che ha omologato la prima ruota in Italia in base al nuovo Decreto, non bisogna però cantare vittoria.
Ricordiamo che stiamo vivendo un momento molto difficile in Italia con un crisi generale causata da tanti fattori concomitanti. In questo momento si richiede snellimento di procedure, sburocratizzazioni, rottamazioni di leggi per tornare ad affidarsi al buon senso.
Questo Decreto sulla regolamentazione delle ruote, seguito a quello dei freni (caduto nel dimenticatoio) arriva in un momento nel quale è necessaria una svolta in tal senso, con snellimento di procedure nel settore della personalizzazione dell’auto e del ricambio con una segnale profondo, tendendo conto ovviamente delle regole del buon senso e della sicurezza.
La domanda è questa: ma c’era veramente bisogno di questo decreto? Si è parlato spesso di sicurezza dei cerchi d’importazione. Ma quante rotture di cerchi che hanno provocato incidenti sono state registrate in questi ultimi 10 anni?
Non si poteva trovare un sistema diverso per proteggersi dall’aggressiva invasione di cerchi in lega a bassi prezzo “cinesi” ed orientali per tutelare le aziende italiane ed europee?
A parte OZ ad oggi, a circa 2 mesi dall’entrata del vigore a Marzo 2014 nessun’altra azienda è pronta.
Numerosi importatori italiani ed aziende che commercializzano cerchi in lega hanno già lanciato un grido d’allarme nel settore tuning.
Ma c’è caos anche nel settore del fuoristrada dove si fa più che altro uso di cerchi in acciaio (rientrano anche questi dalla norma per via della stessa omologazione M1) con differenti caratteristiche di resistenza rispetto a quelli in lega.
“Questo Decreto ruote è una delle ennesime leggi italiane che non farà bene al settore fuoristrada… Ad oggi non esistono cerchi omologabili per fuoristrada in quanto il decreto proibisce qualsiasi aumento di carreggiata.
1- non si possono omologare gomme maggiorate oltre il 2% del rotolamento della gomma originale (peggiorativo rispetto al 5% del Cetoc et simili)
2- non si possono omologare cerchi scampanati in quanto i cerchi non possono sporgere dalla carrozzerie non si possono installare parafanghini aggiuntivi!
3- anche volendo omologare i cerchi non possiamo farlo in quanto tra le prove richieste si esplicita che l’allargamento di carreggiata non può essere maggiore del 2% rispetto l’originale (parliamo quindi di solo 10-15mm per lato…nulla!”
è lo sfogo di Antonio di Traction4x4.it
GERMANIA – In Italia accade ciò (oltre ai seri problemi di omologazioni di accessori mai risolti in 20 anni) mentre in Germania è tutto MOLTO più semplice: personalizzare l’auto con l’installazione di misure alternative di pneumatici e ruote è consentito seguendo procedure più semplificate. Tant’è che tantissime omologazioni di accessori anche di vetture italiane vengono effettuate in terra tedesca e poi ritrascritte sui libretti italiani con soldi che guadagna la germania e perde l’italia.
Perché non seguiamo il modello tedesco in fatto di omologazioni?
RINVIO DEL DECRETO – Rischio paralisi insomma per il mercato e ripercussioni su aziende e posti di lavoro.
Alla luce di tutto questo e facendo appello al buon senso, visto che nessuna ruota risulta omologata e in regola con il Decreto (eccetto OZ leggi QUI) è AUSPICABILE UN RINVIO DEL DELLA DATA di APPLICAZIONE DEL DECRETO.
DECRETO RUOTE - Il Decreto n. 20, in vigore dal 22 Marzo 2013, prevede che tutte le ruote vendute e montate in Italia a partire da 22 Marzo 2014 debbano essere obbligatoriamente omologate, siano esse di dimensioni uguali a quelle riportate a libretto sia che rientrino nella categoria delle così dette ruote “speciali”.
Il Decreto disciplina le procedure per l’omologazione e di istallazione di sistemi ruote su veicoli quali elementi di sostituzione dei corrispondenti componenti originali o loro ricambi.
2. Le disposizioni del presente decreto non si applicano:
a) alle «ruote originali» ed alle «ruote sostitutive del costruttore del veicolo», quali definite rispettivamente dai punti2.3 e 2.4.1 del paragrafo 2 del regolamento n. 124 UN/ECE;
b) alle «ruote sostitutive identiche», alle «ruote sostitutive replica» ed alle «ruote sostitutive replica parziale», quali definite, rispettivamente, dai punti 2.4.2, 2.4.3 e 2.4.4 del paragrafo 2 del regolamento n. 124 UN/ECE ed omologate in conformita’ allo stesso.
In deroga a quanto disposto dal comma 1, non si procede all’aggiornamento della carta di circolazione nel caso in cui l’installazione di un sistema ruota non comporti variazione delle misure degli pneumatici gia’ previste in sede di omologazione del veicolo dal costruttore dello stesso. In tal caso, a bordo del veicolo deve essere tenuta la dichiarazione dell’installatore, rilasciata ai sensi dell’articolo 6, comma 1, unitamente al certificato di conformita’, di cui all’articolo 5, comma 3.