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Alfa Romeo SZ
#51
Parlate di 75 e S.Z. e quindi devo proprio partecipare alla discussione...

Io sono cresciuto con le Alfa TP di Arese e vi posso dire che sono state tutte auto per appassionati di meccanica, di bella guida e di prestazioni.

A parte le precedenti Giulia, Giulietta e Alfetta, conosco molto bene la 75 in quanto l'ultima che mio padre ha comprato (la quinta...), una 2.0 twin spark, é rimasta in casa 20 anni e 310'000 km, di cui almeno 70'000 fatti da me.

La 75 é l'ultima evoluzione della meccanica lanciata con l'Alfetta degli anni 70 e, nonostante i grossi problemi finanziari e gestionali che hanno creato grossi vincoli, l'Alfa é riuscita a creare una macchina dall'estetica IMHO molto bella, dalla meccanica speciale e dalla guida bellissima.

A livello estetico la 75 (in particolare la T.S.) aveva una linea che esprimeva sportività e grinta unite ad una certa eleganza.

A livello meccanico sfido tutti voi a trovare in quel periodo (anni 80) una berlina da famiglia, proposta ad un prezzo medio (che oggi portebbe essere del livello di quello di una golf) che potesse proporre (parlo in particolare della twin spark):

- motore completamente in lega di alluminio
- variatore di fase sull'aspirazione
- distribuzione a catena
- doppio albero a camme
- doppia candela con accensione indipendente e in tempi diversi (2 bobine, una per gruppo di candele)
- 5 marce con 5° di potenza
- distribuzione dei pesi 50/50 tra anteriore e posteriore
- trazione dalla parte giusta (TP)
- differenziale autobloccante
- sospensioni anteriori a quadrilateri
- ponte posteriore DeDion
- 148 cv e 19 kgm per circa 1'200 kg

Anche oggi é difficile trovare queste cose in auto che vengono fatte pagare almeno il doppio.

Che poi, a ben guardare si tratta di quelle caratteristiche che io e penso anche molti di voi cerchiamo nelle nostre amate MX5 (oltre al cabrio).

E poi la guida. Sportiva, intuitiva, comunicativa. Il modo come si affrontavano le curve veloci, con l'auto che si stabilizzava sulle due ruote posteriori (si sentiva bene come il ponte rigido teneva le ruote ben salde alla strada) e sulla anteriore esterna, lasciando l'anteriore interna scarica e quasi sollevata. E appena si posava in questo equilibrio, le curve le potevi fare a tutte le velocità con la certezza e la sensazione di stabilità che non ti avrebbe mollato. Ci sono curve che non sono mai riuscito a rifare a certe velocità e con la stessa sensazione di sicurezza con le altre macchine che ho avuto (tra cui Golf GTI 2.0 16v, 147 2.0, l'attuale 147 JTDM con asetto della GTA, oltre a varie auto a noleggio che spesso guido).
Il tutto accompagnato dalla spinta del 2 litri, dal caratteristico suono, musicale, gutturale, da brivido, che diventava un canto quando interventiva il variatore e capivi che il motore era progettato per girare tra i 4'000 ed i 6'200, senza una vibrazione, con risposte fulminee e grinta da vendere.

La S.Z. é di fatto l'ultima evoluzione della 75. Prodotta in piccola serie, era sviluppata sul pianale (accorciato) della 75, con le stesse sospensioni ma modificate come sulle 75 da corsa (che all'epoca, fin che c'erano i soldi per farle gareggiare, sbaragliavano la concorrenza). In particolare davanti le barre di torsione venivano sostituite da molle, nel postriore le molle e gli ammortizzatori erano montati sullo stesso asse più altre modifiche di dettaglio.
Il 3 litri Busso non era un mostro di potenza, ma é sempre stato uno di quei motori che spingevano bene e sempre, sia ai bassi che agli alti regimi, con grinta ed un suono, una musica, inarrivabili.

L'unico peccato é forse che l'ultima evoluzione del Busso, le 24 valvole, sia arrivata dopo.

In sostanza, la S.Z. era il canto del cigno di tutto quello che era stata l'Alfa di Arese. Per questo motivo é diventata all'instante un auto da collezionisti, da appassionati di Alfa e di quella guida, che non sono interessati a confrontarla con altre vetture, magari più veloci, ma che non hanno tutto quel carattere nella guida e quella storia alle spalle e che non hanno il difficile compito di consegnare tutto questo alla storia dell'auto con un modello esclusivo.

Certo, sebbene a me piaccia (perlomeno la coupè), non posso dire che l'estetica fosse particolarmente bella e nemmeno tanto curata, ma sicuramente é un auto che non si scorda. E probabilmente, chi ha comprato questi due modelli non si é tanto curato della parte estetica, ma si é concentrato sul significato che questi due modelli hanno.

Scusate se mi sono dilungato, ma le Alfa (quelle vere) sono le Alfa.
NCFL 2.0i 16v 55 LeMans
ex NBFL 1.8i 16v youngster
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#52
flatout Ha scritto:Parlate di 75 e S.Z. e quindi devo proprio partecipare alla discussione...

Io sono cresciuto con le Alfa TP di Arese e vi posso dire che sono state tutte auto per appassionati di meccanica, di bella guida e di prestazioni.

A parte le precedenti Giulia, Giulietta e Alfetta, conosco molto bene la 75 in quanto l'ultima che mio padre ha comprato (la quinta...), una 2.0 twin spark, é rimasta in casa 20 anni e 310'000 km, di cui almeno 70'000 fatti da me.

La 75 é l'ultima evoluzione della meccanica lanciata con l'Alfetta degli anni 70 e, nonostante i grossi problemi finanziari e gestionali che hanno creato grossi vincoli, l'Alfa é riuscita a creare una macchina dall'estetica IMHO molto bella, dalla meccanica speciale e dalla guida bellissima.

A livello estetico la 75 (in particolare la T.S.) aveva una linea che esprimeva sportività e grinta unite ad una certa eleganza.

A livello meccanico sfido tutti voi a trovare in quel periodo (anni 80) una berlina da famiglia, proposta ad un prezzo medio (che oggi portebbe essere del livello di quello di una golf) che potesse proporre (parlo in particolare della twin spark):

- motore completamente in lega di alluminio
- variatore di fase sull'aspirazione
- distribuzione a catena
- doppio albero a camme
- doppia candela con accensione indipendente e in tempi diversi (2 bobine, una per gruppo di candele)
- 5 marce con 5° di potenza
- distribuzione dei pesi 50/50 tra anteriore e posteriore
- trazione dalla parte giusta (TP)
- differenziale autobloccante
- sospensioni anteriori a quadrilateri
- ponte posteriore DeDion
- 148 cv e 19 kgm per circa 1'200 kg

Anche oggi é difficile trovare queste cose in auto che vengono fatte pagare almeno il doppio.

Che poi, a ben guardare si tratta di quelle caratteristiche che io e penso anche molti di voi cerchiamo nelle nostre amate MX5 (oltre al cabrio).

E poi la guida. Sportiva, intuitiva, comunicativa. Il modo come si affrontavano le curve veloci, con l'auto che si stabilizzava sulle due ruote posteriori (si sentiva bene come il ponte rigido teneva le ruote ben salde alla strada) e sulla anteriore esterna, lasciando l'anteriore interna scarica e quasi sollevata. E appena si posava in questo equilibrio, le curve le potevi fare a tutte le velocità con la certezza e la sensazione di stabilità che non ti avrebbe mollato. Ci sono curve che non sono mai riuscito a rifare a certe velocità e con la stessa sensazione di sicurezza con le altre macchine che ho avuto (tra cui Golf GTI 2.0 16v, 147 2.0, l'attuale 147 JTDM con asetto della GTA, oltre a varie auto a noleggio che spesso guido).
Il tutto accompagnato dalla spinta del 2 litri, dal caratteristico suono, musicale, gutturale, da brivido, che diventava un canto quando interventiva il variatore e capivi che il motore era progettato per girare tra i 4'000 ed i 6'200, senza una vibrazione, con risposte fulminee e grinta da vendere.

La S.Z. é di fatto l'ultima evoluzione della 75. Prodotta in piccola serie, era sviluppata sul pianale (accorciato) della 75, con le stesse sospensioni ma modificate come sulle 75 da corsa (che all'epoca, fin che c'erano i soldi per farle gareggiare, sbaragliavano la concorrenza). In particolare davanti le barre di torsione venivano sostituite da molle, nel postriore le molle e gli ammortizzatori erano montati sullo stesso asse più altre modifiche di dettaglio.
Il 3 litri Busso non era un mostro di potenza, ma é sempre stato uno di quei motori che spingevano bene e sempre, sia ai bassi che agli alti regimi, con grinta ed un suono, una musica, inarrivabili.

L'unico peccato é forse che l'ultima evoluzione del Busso, le 24 valvole, sia arrivata dopo.

In sostanza, la S.Z. era il canto del cigno di tutto quello che era stata l'Alfa di Arese. Per questo motivo é diventata all'instante un auto da collezionisti, da appassionati di Alfa e di quella guida, che non sono interessati a confrontarla con altre vetture, magari più veloci, ma che non hanno tutto quel carattere nella guida e quella storia alle spalle e che non hanno il difficile compito di consegnare tutto questo alla storia dell'auto con un modello esclusivo.

Certo, sebbene a me piaccia (perlomeno la coupè), non posso dire che l'estetica fosse particolarmente bella e nemmeno tanto curata, ma sicuramente é un auto che non si scorda. E probabilmente, chi ha comprato questi due modelli non si é tanto curato della parte estetica, ma si é concentrato sul significato che questi due modelli hanno.

Scusate se mi sono dilungato, ma le Alfa (quelle vere) sono le Alfa.

Scusate l'OT.

Concordo moltissimo su ciò che dici anche perchè.... è vero :chessygrin: ed io ho avuto una delle prime di Arese la Giulia Sprint GT (dalla quale ricavavano la GTA) ecco perchè....ti seguo in ciò che esprimi.

Ma anche il GTV (916) grazie al suo multilink ed al "centraggio" della masse, delle "belle soddisfazioni" alla guida.....le dà pur essendo un "vecchia" TA; io ho il V6 Turbo.
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#53
Avendo lavorato in passato in varie concessionarie, anche se di una generazione in cui le 75, le 164 ecc. erano le auto di quando ero piccolo, ho avuto l'occasione di guidare molte delle auto da voi citate:

Ricordo un paio di giorni passati con una 75 1.8 prima che venisse rottamata per incentivo...munito di targa prova mi godetti la bellezza di una TP senza la paura di demolirla o di far danni:chessygrin::chessygrin:...tanto andava distrutta ugualmente: Hurted :.
Allo stesso tempo ho avuto in casa una 164 ts con cui nonostante la TA ho fatto dei numeri e delle cose pazzesche!!!!
Ho sempre avuto la voglia di provare lo stesso motore sulla 75, ma purtroppo non ne ho mai avuto occasione.

Riguardo invece al Busso 2.0 v6 turbo beh....l'ho provato su 164 (1a e 2a serie),166 e GTV...una goduria sia da originale che ancor piu' da pressionato!!!

Tornando alla SZ: quando mio padre acquisto' la 164 la concessionaria ne aveva una in salone...era di un cliente che la teneva lì, una sorta di accordo tra i proprietari della concessionaria e quello dell'auto.
All'epoca era "spaziale", una linea strana, discutibile sì, ma affascinante.

Fino a qualche anno fa ce n'era un'altra che a volte faceva capolino in citta'...ora si son perse le tracce, ma come sapete, anche solo pensare di tirar fuori una macchina del genere di cui non esistono ricambi di carrozzeria e pochi di meccanica fa sì che molti preferiscano tenerla sotto una campana di vetro dentro a qualche garage.
Io sono dell' opinione che una macchina deve girare e non stare ad ammuffire in un garage o in un museo, pero' e' altrettanto vero che se un cretino con una punto diroccata ti viene addosso e te la distrugge mezza voglio vedere che fai!!!

Detto questo beh, la soluzione della diatriba sarebbe poter avere in garage sia una 75 (magari un 1.8turbo america o una TS ASN coi recaro e gli speedline scomponibili) che una SZ che una RZ, magari quest'ultima nera o argento con interni bordeaux.
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#54
Fly Lemon Ha scritto:Io sono dell' opinione che una macchina deve girare e non stare ad ammuffire in un garage o in un museo,

Inoltre, pur tenendo conto dei giusti rischi che citi, le "meccaniche".....si "scassano" di più a tenerle ferme che a farle lavorare (con cognizione).....è certo.
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#55
Oggi alle mille miglia ne ho viste ben 4!:chessygrin:
Mazda mx5 NC LE 2.0 160cv
Opel astra cabrio 2.0 turbo 192cv
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#56
flatout Ha scritto:Parlate di 75 e S.Z. e quindi devo proprio partecipare alla discussione...

Io sono cresciuto con le Alfa TP di Arese e vi posso dire che sono state tutte auto per appassionati di meccanica, di bella guida e di prestazioni.

A parte le precedenti Giulia, Giulietta e Alfetta, conosco molto bene la 75 in quanto l'ultima che mio padre ha comprato (la quinta...), una 2.0 twin spark, é rimasta in casa 20 anni e 310'000 km, di cui almeno 70'000 fatti da me.

La 75 é l'ultima evoluzione della meccanica lanciata con l'Alfetta degli anni 70 e, nonostante i grossi problemi finanziari e gestionali che hanno creato grossi vincoli, l'Alfa é riuscita a creare una macchina dall'estetica IMHO molto bella, dalla meccanica speciale e dalla guida bellissima.

A livello estetico la 75 (in particolare la T.S.) aveva una linea che esprimeva sportività e grinta unite ad una certa eleganza.

A livello meccanico sfido tutti voi a trovare in quel periodo (anni 80) una berlina da famiglia, proposta ad un prezzo medio (che oggi portebbe essere del livello di quello di una golf) che potesse proporre (parlo in particolare della twin spark):

- motore completamente in lega di alluminio
- variatore di fase sull'aspirazione
- distribuzione a catena
- doppio albero a camme
- doppia candela con accensione indipendente e in tempi diversi (2 bobine, una per gruppo di candele)
- 5 marce con 5° di potenza
- distribuzione dei pesi 50/50 tra anteriore e posteriore
- trazione dalla parte giusta (TP)
- differenziale autobloccante
- sospensioni anteriori a quadrilateri
- ponte posteriore DeDion
- 148 cv e 19 kgm per circa 1'200 kg

Anche oggi é difficile trovare queste cose in auto che vengono fatte pagare almeno il doppio.

Che poi, a ben guardare si tratta di quelle caratteristiche che io e penso anche molti di voi cerchiamo nelle nostre amate MX5 (oltre al cabrio).

E poi la guida. Sportiva, intuitiva, comunicativa. Il modo come si affrontavano le curve veloci, con l'auto che si stabilizzava sulle due ruote posteriori (si sentiva bene come il ponte rigido teneva le ruote ben salde alla strada) e sulla anteriore esterna, lasciando l'anteriore interna scarica e quasi sollevata. E appena si posava in questo equilibrio, le curve le potevi fare a tutte le velocità con la certezza e la sensazione di stabilità che non ti avrebbe mollato. Ci sono curve che non sono mai riuscito a rifare a certe velocità e con la stessa sensazione di sicurezza con le altre macchine che ho avuto (tra cui Golf GTI 2.0 16v, 147 2.0, l'attuale 147 JTDM con asetto della GTA, oltre a varie auto a noleggio che spesso guido).
Il tutto accompagnato dalla spinta del 2 litri, dal caratteristico suono, musicale, gutturale, da brivido, che diventava un canto quando interventiva il variatore e capivi che il motore era progettato per girare tra i 4'000 ed i 6'200, senza una vibrazione, con risposte fulminee e grinta da vendere.

La S.Z. é di fatto l'ultima evoluzione della 75. Prodotta in piccola serie, era sviluppata sul pianale (accorciato) della 75, con le stesse sospensioni ma modificate come sulle 75 da corsa (che all'epoca, fin che c'erano i soldi per farle gareggiare, sbaragliavano la concorrenza). In particolare davanti le barre di torsione venivano sostituite da molle, nel postriore le molle e gli ammortizzatori erano montati sullo stesso asse più altre modifiche di dettaglio.
Il 3 litri Busso non era un mostro di potenza, ma é sempre stato uno di quei motori che spingevano bene e sempre, sia ai bassi che agli alti regimi, con grinta ed un suono, una musica, inarrivabili.

L'unico peccato é forse che l'ultima evoluzione del Busso, le 24 valvole, sia arrivata dopo.

In sostanza, la S.Z. era il canto del cigno di tutto quello che era stata l'Alfa di Arese. Per questo motivo é diventata all'instante un auto da collezionisti, da appassionati di Alfa e di quella guida, che non sono interessati a confrontarla con altre vetture, magari più veloci, ma che non hanno tutto quel carattere nella guida e quella storia alle spalle e che non hanno il difficile compito di consegnare tutto questo alla storia dell'auto con un modello esclusivo.

Certo, sebbene a me piaccia (perlomeno la coupè), non posso dire che l'estetica fosse particolarmente bella e nemmeno tanto curata, ma sicuramente é un auto che non si scorda. E probabilmente, chi ha comprato questi due modelli non si é tanto curato della parte estetica, ma si é concentrato sul significato che questi due modelli hanno.

Scusate se mi sono dilungato, ma le Alfa (quelle vere) sono le Alfa.

Mi stai facendo venir voglia di comprarne una!
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#57
A te eh? Io e' un pezzo che ce l'ho in testa!!!!! Ad avere soldi e spazio ci sarebbe da comprare tanti di quei mezzi...anche troiai da 5-600€ da rimettere a posto piano piano!!!
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#58
http://www.autoscout24.it/Details.aspx?id=208982499

con 2500 neuri la porti a casa. anche ne spendi 3000/4000 ( se la vuoi rifatta a nuovo) poi hai un 4 posti 1,8 tp che di bollo e assicurazione ti costa un *****.
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#59
Approvo.

:chessygrin:.
'92 NAClassicRed


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#60
Peccato che la Fiat butti via i ricambi : Rolleyes :
NC 2.0 Mondializzata - Quasi ex NBFL 1.8 Sportizzata - Team Ciocapiat Member
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