Fotografia 10.
Il resto e' nullita', stra-quoto pollice.
Per trovare frasi esistenzialiste ben piu' profonde ci sono circa 10 secoli di filosofia e letteratura da cui attingere IMHO.
Fermo, ma non inerte.
-malleus- Ha scritto:Per trovare frasi esistenzialiste ben piu' profonde ci sono circa 10 secoli di filosofia e letteratura da cui attingere IMHO.
Ricambi auto d'epoca, sportive anni '80/'90, youngtimers - consulenze - restauri: www.worksgarage.it
ItalianRoadsEventi: Drive your passion www.italianroads.it
La storia non è solo quella scritta sui libri di scuola...corre anche su strada
[url=http://www.worksgarage.altervista.org][/url]
11-03-2014, 22:17
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-03-2014, 22:20 da enrymx5.)
Premesso che non ho visto il film in TV e mi riprometto di farlo al più presto, ma senza interruzioni pubblicitarie perchè temo possano snaturare il film stesso (come spesso accade, peraltro)...non darei però giudizi tranchant sul fatto che vi possano essere degli spunti interessanti per alcuni. La bellezza di un libro o di un film è proprio questa: che fa comunque sorgere nel lettore o nello spettatore sentimenti, pensieri, emozioni che sono ovviamente diversi in quanto legati alle differenti esperienze o carattere di chi le vive. Logico poi che ridurre a citazioni un film o un libro è un po' semplificare il lavoro di un regista o uno scrittore, ma questo ultimamente va molto di moda (vedi le innumerevoli citazioni, autentiche o riportate, che ogni giorno leggiamo su Facebook!). Inoltre è chiaro che aforismi o frasi se ne trovano a bizzeffe in letteratura o in filosofia, ma ciò non toglie che una frase come quella del protagonista riportata in questo thread possa suscitare particolari sentimenti o immedesimazioni (come nel caso di Giulio).
Non la penso però come Fly Lemon sul fatto che una frase così non si possa associare anche ad una persona "giovane": non riesco a vederla come espressione di mero egoismo, non mi sembra escluda a priori la possibilità di vivere la propria vita "senza perdere tempo" stando vicino a un'altra persona, amandola. Anzi, potrebbe proprio significare il desiderio di vivere con l'altra persona sinceramente, senza nascondere nulla nè soffocare le proprie passioni. Quanta ipocrisia vediamo oggi nelle coppie sposate e non! Lo stesso protagonista del film, se non sbaglio, conosce un sacco di gente ma poi nella realtà non conosce nessuno, è come una maschera pirandelliana che un giorno decide di abbassare la maschera e vivere finalmente la vita senza finzioni o costrizioni.
Scusate il "pippone" fatto, ma la discussione era molto interessante, spero di non averla resa noiosa come molti hanno giudicato "La grande bellezza"
Il film è costellato di frasi ben scolpite. A me ha colpito quella della "santa": "...la povertà non si racconta..si vive."
I dialoghi di questo film fanno letteralmente impallidire anche il più brillante dei Tarantino.
A mio avviso il film è un capolavoro e il cinema italiano non sfornava un film del genere dai tempi dei grandi maestri. Imbarazzante il confronto col precedente oscar italiano "La vita è bella" che ne esce come un filmetto strappa lacrime.
Tecnicamente la fotografia è potente. Solo il piano sequenza finale sul Tevere è da antologia del cinema.
La trama fortunatamente è pregna di vero e poco di scontato e sfugge dalle dinamiche e dalle tempistiche degli action movie che ormai inzozzano trasversalmente il cinema internazionale.
Penso ci sia ben poco da smascherare.
Bah, sul fatto che la trama sia pregna di vero posso essere d'accordo ma che vi sia poco di scontato assolutamente no.
Così come mi trovi poco incline ad accettare che i dialoghi siano "potenti" o comunque starter da ragionamento/riflessione propria. Anche le 4 frasi "importanti" del film mi pare che tutto sommato lascino poco spazio ad una riflessione profonda sul significato delle stesse se non appunto una mera condivisione sentimentale nel solo momento in cui le senti pronunciare . Se si reputa questo un capolavoro allora di film come Harold and Maude cosa si può dire?
Dangerfield78 Ha scritto:Il film è costellato di frasi ben scolpite. A me ha colpito quella della "santa": "...la povertà non si racconta..si vive."
I dialoghi di questo film fanno letteralmente impallidire anche il più brillante dei Tarantino.
A mio avviso il film è un capolavoro e il cinema italiano non sfornava un film del genere dai tempi dei grandi maestri. Imbarazzante il confronto col precedente oscar italiano "La vita è bella" che ne esce come un filmetto strappa lacrime.
Tecnicamente la fotografia è potente. Solo il piano sequenza finale sul Tevere è da antologia del cinema.
La trama fortunatamente è pregna di vero e poco di scontato e sfugge dalle dinamiche e dalle tempistiche degli action movie che ormai inzozzano trasversalmente il cinema internazionale.
Penso ci sia ben poco da smascherare.
sono d'accordo con enrymx5, mentre non lo sono per niente con il messaggio quotato...
i film di tarantino hanno la forza di essere apprezzati da una grande quantità di utenti, perché hanno trama, azione e quella filosofia che ipnotizza depressi e sognatori (e in fondo chi non fa parte almeno di una di queste 2 categorie?)
la vita è bella l'oscar se l'è meritato tutto per lo stesso motivo... piace ai bambini perché in fondo è una commedia, piace agli adulti perché tratta un tema storico di interesse globale con una certa leggerezza ma neanche così tanta...
la grande bellezza l'ho trovato senza una trama particolare, un susseguirsi di frasi fatte, bellissime, possiamo parlarne per mesi, ma comunque mi sono sembrate 2 ore e mezza di niente....
musiche e interpretazioni le ho trovate tipiche delle soap opera e fiction italiane, decisamente non da premiare...
in linea generale ho trovato che sia un film con solo filosofia e nient'altro... un po' vuoto...
riguarderò il film una sera che sarò un po' depresso e sicuramente lo apprezzerò di più.
pollice Ha scritto:Bah, sul fatto che la trama sia pregna di vero posso essere d'accordo ma che vi sia poco di scontato assolutamente no.
Così come mi trovi poco incline ad accettare che i dialoghi siano "potenti" o comunque starter da ragionamento/riflessione propria. Anche le 4 frasi "importanti" del film mi pare che tutto sommato lascino poco spazio ad una riflessione profonda sul significato delle stesse se non appunto una mera condivisione sentimentale nel solo momento in cui le senti pronunciare . Se si reputa questo un capolavoro allora di film come Harold and Maude cosa si può dire?
Ho parlato di fotografia potente. In primis per tecnica e poi c'è poco da fare... Roma è una fonte infinita. Le inquadrature, i piani sequenza, sono dei veri e propri affreschi. Parliamo di roba paragonabile a film di Peter Greenaway, Fellini, Coppola... se si parla di fotografia non dobbiamo però incappare nei paragoni con filmacci come "300" dove si scambia il color correction di un pop-corn movie come qualcosa da oscar.
Un capolavoro va valutato anche per la sua unicità e questo film non ha precedenti. Il modo in cui descrive Roma non è di certo convenzionale. Naturalmente la descrizione della fauna "Geppiana", da ad alcuni l'immediata possibilità di tuonare: "...vabbeh..si sà che è così in certi ambienti..", solo che nessuno li aveva fotografati così bene e con estrema attualità.
Ho sentito utilizzare la parola "scontato" anche per film come "Dogville" e urlare al capolavoro a minchi@te come "Donny Darko".
Prendo sempre le distanze dal concetto che il cinema sia intrattenimento e sposo più l'idea che sia arte. Se voglio uscire dal cinema e dire "ficooo", so cosa andare a vedere e con cosa (2 litri di coca e vasca di pop-corn). E' la sottile differenza che passa nell'andare al lunapark e nell'andare agli Uffizi.
Bisso Ha scritto:ma comunque mi sono sembrate 2 ore e mezza di niente....
Jep Gambardella
«Mi chiedono perché non ho più scritto un libro. Ma guarda qua attorno. Queste facce. Questa città, questa gente. Questa è la mia vita: il nulla. Flaubert voleva scrivere un romanzo sul nulla e non ci è riuscito: dovrei riuscirci io?»
Dangerfield78 Ha scritto:Jep Gambardella
«Mi chiedono perché non ho più scritto un libro. Ma guarda qua attorno. Queste facce. Questa città, questa gente. Questa è la mia vita: il nulla. Flaubert voleva scrivere un romanzo sul nulla e non ci è riuscito: dovrei riuscirci io?»
scusa dangerfield, ma questa frase dovrebbe giustificare il fatto che il film provoca sonnolenza?
mi lancerai le pietre ma sai che film mi ha ricordato? Melissa P.
du palle di film, 2 ore di pensieri depresso-adolescenziali...
sono 2 film che non raccontano una storia ma degli episodi...
Melissa P. (prima il libro poi il film) voleva piacere alle ragazzine, La Grande Bellezza mira ad un pubblico maschile e decisamente più maturo...
entrambi espongono pensieri che vogliono essere profondi... che però mi sono sembrate le classiche frasi che si dicono per incantare qualche ragazza appena conosciuta sperando di riuscire a farsi una trombata anche questa settimana... (proprio per dirla in modo semplice)
un altro film sul genere secondo me è This must be the place, un film che ho saputo apprezzare molto di più, forse anche per il personaggio interpretato da Sean Penn... o semplicemente per il mio stato d'animo nel momento in cui l'ho visto.
ecco pensando a quest'ultimo film mi viene da dire che La grande bellezza viene particolarmente sentito da noi italiano perché è stato girato a Roma in luoghi che in molti conosciamo... e questo fa molto "bel paese in decadenza".
se ad esempio fosse un film Cinese, girato nei luoghi storici Orientali sicuramente l'avremmo trovato meno interessante e ci sentiremmo meno rappresentati.
e se al posto della faccia di Servillo ci fosse stata quella di Muccino-Accorsi-Bova-la mia o la tua, non se lo sarebbe inculato nessuno. Ma questa è una considerazione tutta mia
pollice Ha scritto:e se al posto della faccia di Servillo ci fosse stata quella di Muccino-Accorsi-Bova-la mia o la tua, non se lo sarebbe inculato nessuno. Ma questa è una considerazione tutta mia
se la tua faccia è quella dell'avatar credimi che di oscar ne avrebbe vinti 7 o 8!
|