Rob72 Ha scritto:La lista è in se una sciocchezza.
Tutte le auto, dalla duna alla ferrari F40 hanno un loro ruolo nella storia italiana. Ad esempio la F40 ha un rilievo sportivo, la Duna ha un rilievo di costume, le alfa zagato hanno un rilievo estetico, e quindi teoricamente tutte le auto hanno diritto di rientrare nella definizione di cui al comma 2, lett.c della L. 342/2000 (... i veicoli i quali, pur non appartenendo alle categorie di cui alle lettere a) e b), rivestano un particolare interesse storico o collezionistico in ragione del loro rilievo industriale, sportivo, estetico o di costume ).
Chi ha quindi diritto di includerne una a scapito di un'altra? Nessuno.
Se dobbiamo tenerci il bollo, e se vogliamo le agevolazioni per qualche auto meritevole, allora la legge dovrebbe essere cambiata come segue:
1) tutte le auto con più di 20 anni (o 25, o 30, o 40, o quello che volete) possono usufruire delle agevolazioni;
2) per usufruire delle agevolazioni l'auto deve avere le medesime caratteristiche che aveva quando era uscita dalla fabbrica (quindi colore tra quelli disponibili, optional tra quelli disponibili o quelli presenti sul mercato al tempo, nessuna modifica, condizioni generali buone, manutenzione ordinaria eseguita);
3) tale condizione viene certificata annualmente (o con cadenza biennale, o 4 anni, o magari in concomitanza con la revisione) da enti preposti (anche delegati ASI o FMI o autorizzati in qualche modo dalla motorizzazione) e con un costo predeterminato (tipo quello della revisione, una parte allo stato ed un altra a chi certifica) e con i dettagli delle caratteristiche nella certificazione stessa (così si evitano anche abusi tipo le finte revisioni fatte solo sulla carta);
4) le agevolazioni potrebbero consistere nella riduzione/annullamento del bollo, in permessi di circolare nelle aree della città "euro-X", nella riduzione delle tasse sulle polizze RCA o nella deduzione fiscale di queste, ecc. ecc.
In questo modo:
i) si evita di vedere rottami ambulanti;
ii) si evitano abusi;
iii) si tutela veramente il patrimonio automobilistico e motociclistico nazionale.
Poi se invece riteniamo che ASI o FMI siano dei buffoni ladri, allora inutile discuterne.
Giusta modalita', ma di fatto poco realizzabile per i seguenti motivi:
- Comunque sarebbe demandato il tutto ad una struttura privata (perche' se pubblica e' peggio della MCTC oltre che essere un pozzo senza fondo) che come al solito ha i suoi pro ed i suoi contro
- Impossibile da praticare durante le revisioni: troppi centri revisione in circolazione e se ogni centro deve avere un delegato ACI/ASI/FMI diventa problematico.
- Incompetenza dei commissari su alcuni modelli di auto: potrerebbe a continue discussioni e ricorsi e formare del personale in modo maniacale su ogni modello/versione diventa obiettivamente impossibile.
Dovrebbero fare delle sessioni extra, con personale specializzato per ogni modello, ma gia' organizzare le sessioni di omologazione e' difficile, immaginiamoci organizzare quelle e le sessioni di verifica di iscrizione semplice!
NOn ritengo ASI/ACI/FMI come ladri o incompetenti, ma ritengo soltanto che non siano stati capaci di dare delle linee guida ai propri clubs, altrimenti non avresti il club che passa cani e porci e quello che rompe i ***** per una vitina non conforme per una semplice iscrizione (quando invece certi problemi devono venir fuori solo in sede di omologazione, che ricordo, e' una cosa diversa dalla semplice iscrizione).
Sulla competenza il discorso e' diverso: non tutti i commissari possono avere cultura su tutti i modelli e di errori in passato ne hanno fatti anche su veicoli molto conosciuti. Da lì l'aurea di incompetenza alegga sulle loro teste.
Ricambi auto d'epoca, sportive anni '80/'90, youngtimers - consulenze - restauri: www.worksgarage.it
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La storia non è solo quella scritta sui libri di scuola...corre anche su strada
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