Il mio punto di vista:
Il tutto è partito proprio a causa dell'ACI che voleva spodestare l'ASI dal trono di feudatario del settore storico.
Se l'ACI avesse fatto quello che l'ASI avrebbe dovuto sempre fare, allora sarebbe stato un principio condivisibile, voleva invece ufficializzare quello che è un business ora informale e trasformarlo in una miniera fabbrica-soldi proprio per mettersi in luce davanti al governo.
Risultato:
-l'ACI non contava nulla e continua a non contare
-l'ASI ha perso qualunque legittimazione (o quasi) guadagnata ambiguamente nel corso delle precedenti legislazioni e gli toccherà stringere un bel pò la cinghia perchè perderà circa il 70% degli iscritti (soprattutto 20nnali che non hanno più motivo di iscriversi). E pensare sarebbe bastato fare una politica meno "liberistica" per fare cassa e tutelare realmente gli interessi degli appassionati. Molti club affiliati dovranno chiudere. Non ho preso in considerazione l'FMI ma il discorso dovrebbe valere allo stesso modo.
-le auto 20nnali perderanno valore di mercato, si vede già che c'è chi tenta di vendere a prezzi scontati prima della fine dell'anno anche perchè poi dal 2015 il passaggio torna ad essere intero
-le 30nnali forse prenderanno valore rimanendo le sole ad usufruire di agevolazioni fiscali
-aziende ed artigiani che facevano girare indotto sul settore delle storiche dovranno ridimensionarsi/chiudere
-le assicurazioni che sempre più spesso manifestano il poco interesse economico derivante dalle polizze storiche avranno un arma in più per chiudere o rendere più restrittivi i parametri per l'accesso a convenzioni
Futuro:
-le 20nnali quali panda, uno, tipo, ecc. a fronte di un bollo di poco maggiore rispetto a quello storico, dovranno vedersela con le assicurazioni che resteranno vantaggiose o cmq poco dispendiose solo al nord e nelle piccole città. Il resto andrà a demolizione
-il parco auto di 20nnali con effettivo interesse storico verrà snaturato con auto vendute (realmente o fittizziamente) all'estero e rottamazioni (visto che la radiazione per esportazione non è più possibile a meno di avere effettivamente un bolla di trasporto verso l'estero). Pochi saranno quelli che potranno permettersi di mantenere un'auto magari anche di grossa cilindrata che avevano potuto acquistare solo grazie ai vantaggi delle storiche
-redditometro per tutti i veicoli non più storici (anche se ormai rompono anche su quelli storici quale pretesto per un accertamente più dettagliato)
Il tutto è partito proprio a causa dell'ACI che voleva spodestare l'ASI dal trono di feudatario del settore storico.
Se l'ACI avesse fatto quello che l'ASI avrebbe dovuto sempre fare, allora sarebbe stato un principio condivisibile, voleva invece ufficializzare quello che è un business ora informale e trasformarlo in una miniera fabbrica-soldi proprio per mettersi in luce davanti al governo.
Risultato:
-l'ACI non contava nulla e continua a non contare
-l'ASI ha perso qualunque legittimazione (o quasi) guadagnata ambiguamente nel corso delle precedenti legislazioni e gli toccherà stringere un bel pò la cinghia perchè perderà circa il 70% degli iscritti (soprattutto 20nnali che non hanno più motivo di iscriversi). E pensare sarebbe bastato fare una politica meno "liberistica" per fare cassa e tutelare realmente gli interessi degli appassionati. Molti club affiliati dovranno chiudere. Non ho preso in considerazione l'FMI ma il discorso dovrebbe valere allo stesso modo.
-le auto 20nnali perderanno valore di mercato, si vede già che c'è chi tenta di vendere a prezzi scontati prima della fine dell'anno anche perchè poi dal 2015 il passaggio torna ad essere intero
-le 30nnali forse prenderanno valore rimanendo le sole ad usufruire di agevolazioni fiscali
-aziende ed artigiani che facevano girare indotto sul settore delle storiche dovranno ridimensionarsi/chiudere
-le assicurazioni che sempre più spesso manifestano il poco interesse economico derivante dalle polizze storiche avranno un arma in più per chiudere o rendere più restrittivi i parametri per l'accesso a convenzioni
Futuro:
-le 20nnali quali panda, uno, tipo, ecc. a fronte di un bollo di poco maggiore rispetto a quello storico, dovranno vedersela con le assicurazioni che resteranno vantaggiose o cmq poco dispendiose solo al nord e nelle piccole città. Il resto andrà a demolizione
-il parco auto di 20nnali con effettivo interesse storico verrà snaturato con auto vendute (realmente o fittizziamente) all'estero e rottamazioni (visto che la radiazione per esportazione non è più possibile a meno di avere effettivamente un bolla di trasporto verso l'estero). Pochi saranno quelli che potranno permettersi di mantenere un'auto magari anche di grossa cilindrata che avevano potuto acquistare solo grazie ai vantaggi delle storiche
-redditometro per tutti i veicoli non più storici (anche se ormai rompono anche su quelli storici quale pretesto per un accertamente più dettagliato)