Manuel, Francesco, Fabio, Alberto, Alex, Alessandro, Filippo, Pietro
Parto dal dire che è stata un’esperienza fantastica, che mi rimarrà per sempre impressa nella memoria.
Sono stati 2 giorni durissimi, dove abbiamo respirato sabbia, dormito pochissimo e sul cassone di un camion, correndo su una scatoletta di sardine con 4 ruote artigliate ma ne è valsa assolutamente la pena.
Sveglia di buon ora e con il buon Satz04 raggiungiamo, dopo esserci abbondantemente riforniti di panini e formaggi al mercato, raggiungiamo Ghost, Alberto e Pietro che ci aspettano per caricare il nostro “motorhome” con i ricambi, sacchi a pelo, tavoli e mille altre cose mentre il resto della truppa è già in viaggio con carrello e Y10.
Raggiungiamo Varano de Melegari (l’area utilizata per il rally è poco oltre l’autodromo) e ci accoglie uno spiazzo stracolmo di camper, tendoni e pazze auto parcheggiate.
I team che prendono parte alla gara arrivano da tutta Italia e sono tutti, a modo loro, per la gara: dalle squadre con officina mobile al seguito con motori vari pronti per gli swap, a quelle che semplicemente si affidano alle proprie forze, pezzi recuperati chissà dove ma puntano tutto su fiaschi di vino e latte di birra!
Noi non siamo messi malaccio: ci siamo portati dietro un po’ di ricambi (tranne le ruote, che ci siamo dimenticati di caricare) e ci affidiamo al Pinna per le riparazioni in loco (vedi alla fine del racconto).
La giornata di sabato passa velocemente tra allestimento “box” e le prove di ballo e coreografia organizzate dal team del Rally degli Eroi che premiano con giri bonus i team che si applicano di più in queste prove.
Noi ci abbiamo provato sia con la coreografia che col ballo (in modo disastroso in quest’ultima prova).
http://www.youtube.com/watch?v=WNqkidUA8RA
C’è anche il giro di ricognizione, che la nostra Y10 affronta con non pochi problemi: il tracciato sarà poi giudicato troppo impervio e verrà modificato per la gara.
Partono i primi controlli sull’auto e, a causa di un adesivo portasfiga e il numero 17, e l’auto non va come dovrebbe! Il motore gira a 3 e mentre controllavano quali potessero essere le cause, lo spinterogeno ci abbandona!! Fortunatamente i ricambi ci sono e i meccanici pure
Dormiamo pochissimo sul pianale del camion reso “morbido” da qualche materassino di fortuna e sacchi a pelo, con un sottofondo di bestemmie in veneto, AC/DC a palla e persone che vendono abbandonate ciocche come non mai su carrelli auto.
Sveglia (balorda) alle 5, alle 6 parte le prima auto!
Gli avversari sono di tutti i tipi: auto ex rally, auto con una barca sul posteriore, auto completamente original, di tutto insomma!
Noi partiamo intorno alle 6:15 con l’obbiettivo di riuscire a fare almeno 1 giro a testa.
https://www.youtube.com/watch?v=M_L0ad4nzas
Non lottiamo per la vittoria ma giro dopo giro vediamo molti ritiri e la nostra costanza nei giri ci porta ad una buona posizione in classifica.
Si arriva al sesto giro e finalmente tocca a me! Casco in testa e scarpine tattiche ai piedi e si parte
Il buon P.Valente mi fa da navigatore e incoraggiatore: la paura di rompere è troppa!!
Il giro (13 km) è una vera sfida tra salite impervie e ripide discese, conditi con fondi che spaziavano dalla sabbia ai pietroni. A complicare le cose durante il mio giro hanno aperto il Kapriol point, una deviazione che porta in un passaggio da veri fuoristrada ma che riesco a superare brillantemente
L’unico problema è dato dal pedale del freno che va a fine corsa, a cui non do molto peso visto che non avevo mai guidato la macchina, senza sapere che in realtà avevamo una perdita dal circuito freni (riparata in modo eccellente).
A parte qualche inconveniente (una boccola del rinvio cambio e i freni) egragiamente superato dal team, al 12simo giro succede l’irreparabile: a causa delle continue sollecitazioni cambio, differenziale e semiasse danno forfait costrigendoci al ritiro dopo ben 8 ore di gara (su 12) in cui l’auto è stata strapazzata in ogni modo possibile immaginabile, basti pensare che il motore (che non ha mangiato un goccio d’olio) è stato per il 60% del tempo in prima a limitatore….
Oltretutto mentre una jeep dell’organizazzione ci traina (in malo modo…) l’auto va a sbattere su un terrapieno colpendo la ruota e arretrandola di 4 cm.
A tempo di record la parte danneggiata è smontata: i vari braccetti vengono raddrizzati a martellate (alla fine c’è una differenza di soli pochi mm) e il semiasse cambiato, ma purtroppo non possiamo fare nulla per cambio e differenziale.
Terminiamo la gara felici del risultato ottenuto: 28esimi senza contare i parimerito (altrimenti 16esimi su 49) ma soprattuto abbiamo girato tutti e divertendoci come non mai anche se con un po’ di rammarico per non aver terminato la gara. La giornata è passata tra formaggi salami dolci vino birra e chi più ne ha più ne metta, per poi concludersi con una cena tutti insieme.
Voglio ringraziare uno per uno i miei compagni di team per aver reso questa avventura fantastica e indimenticabile!
Francesco “boxer”
Pietro “P.Valente”
Alessandro “Motocapo”
Fabio “Rhencullen”
Alberto
Alex “Alex69”
Filippo “Ghost”
Una menzione d’onore va poi al Pinna che ci ha permesso, col suo eccellente lavoro di meccanico, di riparare l’auto a tempi record e sua moglie che ci ha viziato con ogni ben di dio, senza dimenticarmi di Satz , Vertex e consorte che ci hanno dato una grossisima mano.
Manuel “Number34” – Rivetto seduto
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