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Lo xenon è un gas particolare e da cinque anni l'uso di questo gas è stato sviluppato nell'automobilismo per rendere le auto più sicure e limitare i consumi elettrici: le lampadine allo Xenon consumano molto meno di una normale lampadina alogena che infatti consuma 60 watt mentre lo xenon solo 35 watt.

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Il motivo è semplice: il kit xenon non è composto solo da due semplici lampadine, ma da 2 “lampade” e due centraline dette ballast… Il funzionamento degli impianti allo xenon è molto semplice e al tempo stesso differente dalle lampade normali: l'energia continua entra nelle centraline che creano energia ondulata, ovvero il concetto dell'accendi/spegni con frequenze altissime non percepibili ad occhio nudo, che poi vanno alle lampade caricate allo xenon, che di conseguenza fa come dei flash e creando una luce con frequenze talmente alte che ci appare luce continua.

Più si aumenta la frequenza della centralina e più aumenta la temperatura della luce si parte da un minimo di 6000 kelvin bianco per poi passare a 10.000 blu fino ad arrivare a kit da 15.000 viola e 20.000 rosso!

Però aumentando i kelvin, ovvero il calore della luce, si perde nella profondità di campo che lo xenon offre.

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Un altro nome ricorrente negli ultimi tempi è quello del bixenon che sta ad indicare che oltre ad avere gli anabbaglianti con la tecnologia xenon si hanno anche gli abbaglianti.

Lo xenon, inoltre, mantenendo una temperatura non continua all'interno della lampada, ne allunga la vita: 3000 ore contro 1000 di una lampadina standard.

IL codice della strada al riguardo dice che bisogna avere il regolatore di assetto dei fari e il lavafari per poterli montare.



Creato il: 02-11-2010
Ultimo Aggiornamento: 04-11-2010
Autore: Florinda