Se, in base alle vostre esperienze, riscontrate delle inesattezze di ogni tipo o volete fare integrazioni, sarò lieto di aggiornare il documento.

La pulizia di interni, cerchi ruota e capotte sono esclusi dalla spiegazione.

\» Premessa: se non si dispone di un luogo proprio ed in ombra è consigliato LAVARE L’AUTO NEI SELF A GETTONE !!! gli autolavaggi a rulli provocano le fatidiche wirls.

Prodotti presi a titolo di esempio:

1. Shampoo: Soft Wash Gel Meguiars 2. Cleaner: HD Cleaner Zymol ; Cleaner P21s 3. Clay Bar: Sonus Ultra fine detailing 4. Polish : Gelson T57 5. Glaze: Gelson T95 6. Sealant: Poorboys EX-P 7. Wax: P21s, Zymol e tante altre 8. Maintening: Quick Detailer Ultimate di Meguiars.

Washing

1 - Shampoo : usatene uno “soft” per non aggredire la cera sottostante, utilizzando un guanto in lana di agnello per insaponare&massaggiare l'auto; altri tipi di guanti o spugne potrebbero potenzialmente lasciare dei micrograffi. Shampare e risciacquare un lato alla volta onde evitare che il sapone si asciughi sulla carrozzeria. Procuratevi degli asciugamani (towels) in microfibra: questi sono preferibili alla classica pelle di daino (naturale o sintetica) per evitare, anche qui, di togliere la protezione della cera.

Cleaning & Polishing

2 - Cleaner : serve a pulire e rimuovere la vecchia cera. Ottimi sono HD Zymol o P21s Cleaner, ma si possono trovare in commercio prodotti più economici. (durata: 6 mesi). 3 - Clay Bar : se vuoi ottenere l’effetto “culodibambino”quando passi il dito sulla tua auto devi togliere i contaminanti e le impurità rimaste imprigionate nella vernice e che rendono faticoso lo stendere la cera, con il risultato che questa non aderisce perfettamente e lo strato superficiale resta debole. Strofinare la Clay (barretta simile alla plastilina) opportunamente idratata con un quick detailer . In commercio si trovano anche delle Clay vendute assieme al detergente. Non è abrasiva e, opportunamente rimodellata con le mani, si può riutilizzare parecchie volte. ATTENZIONE: se cade a terra va gettata via! 4 - Polish : va dato solo se si vogliono eliminare micrograffi evidenti e wirls; dona profondità al colore; utilizzare un prodotto poco abrasivo. (durata:12 mesi) 5 – Glaze : serve a dare maggior lucentezza e dato che non intacca il trasparente può essere dato 2/3 volte l'anno nascondendo micrograffi e rimandando cosi l'uso del polish; (durata:4/6 mesi) 6 - Sealant : serve a sigillare i pori del trasparente e creare uno strato protettivo duraturo (2/3 volte quello della cera: 4/6 mesi). Dona profondità al colore e un miglior effetto specchio. Il sealant può essere di tipo naturale oppure sintetico, sceglierlo in base alla cera che verrà stesa.

Waxing

7 - Finalmente la cera : può essere naturale (Carnauba) o sintetica (ai polimeri). NOTA:dovrà essere dello stesso principio del sealant, se usato. (vedi sopra). La durata della cera è in parte legata al numero dei lavaggi fatti, di media 6-8 settimane.

Maintening

8 - Per il mantenimento quotidiano e la pulizia veloce, e comunque sempre al termine dei normali lavaggi, passare un buon Quick Detailer con un panno in microfibra.

CONCLUSIONI:

Certo, il carwash a rulli impiega 5 minuti a fare tutto questo ma il risultato finale sarà solo sufficiente; se poi state pensando che un semplice lavaggio non necessiti tanta dedizione, beccatevi questa dissertazione di Aldo Vanini, tratta dal forum Porsche:

De arte splendendi

Nessuna cosa possiede una vocazione univoca. Il tempo, la situazione, il carattere di chi lo possiede fanno sì che un oggetto possa essere usato in una varietà di modi, spesso lontani dalle intenzioni di chi lo ideò o lo produsse. Comprendere questo è fondamentale prima di procedere a definire le linee per le quali avvicinarsi all’arte dello splendore delle cose. Perché la definizione stessa di splendore è variabile in funzione dell’uso che di quella cosa si fa. Prendiamo una motocicletta o un’automobile, come esempio. La maggioranza dei proprietari di uno di questi oggetti elegge l’uso come veicolo come fine principale del possesso. Ancora di più, alcuni di questi costruiscono su questo uso una categoria più astratta, che chiamano “verità motociclistica” o “verità automobilistica”. E, per questo, si definiscono “veri motociclisti” o “veri automobilisti”, dove la misura di questa verità è data dalla quantità di percorrenza e dalla qualità in cui questa percorrenza si compie. Un’altra parte dei proprietari di questi oggetti, molto minoritaria, gode della contemplazione degli stessi, talvolta immaginandoli in chiave simbolica, talvolta amandone i contenuti formali, tecnici, storici. In mezzo a questi atteggiamenti estremi, si articola una quantità di posizioni di compromesso, spesso variabile, anche per ciascun individuo, in funzione del tempo e dello stato d’animo. Non è mio interesse sindacare la legittimità di stabilire una gerarchia nell’uso delle cose. Per cui prendo atto dei vari usi di un oggetto e provo a delineare il miglior metodo di approccio allo splendore dello stesso nelle varie ipotesi d’uso. Nel caso sopra descritto dell’uso intenso della motocicletta o dell’automobile come veicolo, è necessario comprendere che esiste un limite oltre il quale lo splendore non può andare: l’uso, inevitabilmente, corrompe lo smalto sottile e impalpabile della verginità. Sotto questo smalto, però, si nasconde l’elegante consunzione che il buon uso conferisce alle cose. E’ una consunzione che si posa uniformemente sulle cose, che le leviga, che conferisce una sapore di possesso aristocratico, antico. Come per la levigata opacità di un ciottolo marino o di un osso di seppia. Una consunzione che non deve essere confusa con i segni dell’abuso e dello strapazzo, ma fatta di una miriade di impercettibili segni accumulati nel tempo, non databili. Mai da ferite riconoscibili, riconducibili a circostanze precise. Comprendere l’esistenza di un limite allo splendore, sotto queste condizioni, evita i maldestri tentativi di riconquistare uno stato perduto, che nulla potrà mai restituire. Si eviteranno così quei prodotti annunciati come miracolosi che altro non possono fare che mascherare per un giorno l’azione nobile del tempo, ma in modo volgare, distante in maniera grottesca dallo stato primigenio. Scelto un luogo ombreggiato, ma bene illuminato, periodicamente la motocicletta, l’automobile, verrà bagnata a più riprese con acqua abbondante, quasi nebulizzata, mai violenta, allo scopo di rimuovere, dopo averli ammorbiditi, i residui della contaminazione mondana. Solo dopo questo contatto idraulico con l’oggetto, si potrà procedere al contatto con una spugna morbida e pulitissima, frequentemente risciacquata in acqua tiepida con poche gocce di sapone neutro, che unisce all’azione di sgrassare il velo dei vapori stradali quella di far galleggiare, per proprietà tensioattiva, i residui granelli abrasivi. Acqua molto schiumosa, per effetto di un sapone di buona marca appositamente formulato. Inutile, dannoso, ogni sfregamento, ogni accanimento. Tracce di catrame, o di grasso, non andranno trattate con la forza, ma con sostanze a base di oli di agrumi. Per le parti meccaniche a vista, se necessario, si adopereranno soluzioni nebulizzate poco aggressive, come l’americano S100, o una soluzione di sapone a base di oli di agrumi, aiutandone l’azione detergente con un pennello morbido privo di collare metallico. Eventuali accumuli di polvere proveniente dalle superfici frenanti, che meglio sarebbe evitare, possono essere rimosse con gli appositi prodotti, i quali, però, sono moderatamente aggressivi, anche nel migliore dei casi. Nessuna azione pulente potrà restituire trasparenza ad un parabrezza rigato od opacizzato. La cura di queste superfici dovrà essere infinitamente delicata. Risciacquo di ogni superficie lavata con abbondante, ma non violenta, acqua tiepida, prima che i liquidi del lavaggio asciughino. A questo scopo è bene procedere al risciacquo per parti, mano a mano che si procede nella pulizia. Asciugatura con panno sintetico scamosciato, già usato in precedenza, più efficace e più scorrevole della tradizionale pelle di daino, o con asciugamani di spugna di cotone bianco, non inamidati. Le parti in gomma saranno periodicamente trattate con glicerina o con prodotti non siliconici nutrienti, quali il Black Again o il Grand One, applicati con cura con una piccola spugna e spazzolati con altra spugna pulita ed asciutta.. Sono personalmente contrario alla lucidatura dei pneumatici, che mi limiterei a spazzolare con acqua e sapone. Questo è l’azione minima da dedicare alla riappacificazione con la motocicletta o con l’automobile. Nell’impossibilità di eseguirla nella sua completezza, astenersi, perché maggiore sarebbe il rischio di arrecare danno con azioni approssimative. Se la vernice, lavata e asciugata, dovesse presentare opacità diffuse, si procederà alla lucidatura con prodotti blandamente abrasivi proporzionati alle circostanze e sperimentati su piccole parti, dalle paste abrasive finissime, solo se strettamente necessarie, fino alla lucidatura con gradi progressivi di lucidanti quali quelli offerti dalla Megujar’s. A conclusione, una leggera mano di cera, non siliconica, restituirà le sostanze oleose della vernice perdute nell’esposizione alle intemperie. Applicazione con tampone di spugna morbida e rimozione con vecchi tessuti di cotone bianco ammorbiditi dall’uso. Da non trascurare, in qualunque condizione, durante gli intervalli tra le azioni di pulizia, la rimozione immediata dei residui animali e vegetali di qualunque natura che si dovessero depositare sulle superfici. Altamente aggressivi, fino ad incidere in pochissimo tempo la superficie di finitura, possono essere rimossi con una pelle scamosciata sintetica inumidita, da portare sempre con sé. Ancora, non dimenticherei la rimozione degli insetti incuneati tra le alette dei radiatori, con stuzzicadenti di legno e grandissima delicatezza, se necessario, procedendo con mano lievissima al raddrizzamento di quelle piegate. Cotton fiok e piccole pezze pulite e appena imbevute di solventi a base di oli di agrumi per rimuovere aloni, morchie e concrezioni nei piccoli angoli remoti. Queste fin qui descritte sono operazioni dovute per rispetto allo strumento che da godimento nella guida e per apprezzarlo in condizioni di piacevolezza e di efficienza. Così accudito, il tempo si depositerà su di esso con azione decisa ma non svilente, e mai ci si dovrà vergognare del suo aspetto, sia pure testimone dell’uso e delle stagioni. Esiste, come abbiamo visto in precedenza, un’altra disposizione d’animo nei confronti degli oggetti. Una disposizione d’animo che ne apprezza la concezione, l’idea sistemica, le stratificazioni culturali, la gloria sportiva, pur mantenendone viva la funzione primaria, perché, in caso contrario, non di manutenzione si tratterebbe, ma di cura di oggetti museali. Non c’è un limite, in questo caso, allo splendore, a condizione che si abbia ben chiaro che nessun intervento può accrescere lo splendore originario, ma che, al contrario, ogni intervento può provocarne la rovina. Detto in una sola frase, minore l’intervento, minore il rischio di compromettere lo splendore. Ancora, lo splendore nella sua forma ideale non è ciclico, ma è uno stato, per quanto possibile, costante. Così l’obbiettivo di questa forma estrema dello splendore è il mantenimento mediante pratiche che riducano la necessità di intervento. E’ chiaro che questo non è possibile nel caso di uso incondizionato della motocicletta o dell’automobile. La marcia sulla superficie stradale a seguito di una pioggia impedirà, come esempio, un intervento puramente conservativo, richiedendo pratiche di pulizia analoghe a quelle più sopra descritte. Chi mi conosce comprenderà, per questo motivo, la ragione della mia attenzione alle previsioni meteorologiche e alla mia rinuncia all’uso della motocicletta o dell’automobile in caso di minacciate precipitazioni. O la mia abitudine di godere della guida dell’automobile nelle prime ore del mattino dei giorni festivi, che riducono il rischio dell’esposizione alle offese della circolazione stradale. Ma questa concezione non mi impedisce di usare la motocicletta quotidianamente, a condizione di osservare alcune misure semplici ma efficacissime. Ad ogni ritorno nel garage, pochi minuti dedicati a rimuovere con un getto di aria compressa il pulviscolo accumulato, evitano la necessita di lavare, per lunghi periodi, la motocicletta, riducendo i rischi a questa azione connessi. Le impronte digitali degli entusiasti ammiratori, anche quelle dolcificate dei più giovani, vengono rimosse con una nebulizzazione di un liquido intensificatore di brillantezza, come il Final Inspection #34, immediatamente rimosso con un panno morbidissimo di cotone bianco. Stessa applicazione, di tanto in tanto, sulle altre superfici della motocicletta, rende inutile il ricorso al lavaggio con acqua per mesi e mesi, a condizione di poter operare nella più assoluta certezza di assenza di particelle abrasive. Vale la pena di soffermarsi su un principio fondamentale del contatto corretto con le superfici lucide. Ogni movimento deve avvenire nella direzione, non necessariamente del verso, del flusso aerodinamico, evitando i movimenti rotatori, che producono quelle formazioni sgradevolissime sotto l’azione della luce, chiamate, dagli anglosassoni, swirls. Le quali, una volta formate, richiedono un’azione paziente e rischiosa di rimozione mediante sostanze non abrasive o parzialmente abrasive a base di sostanze gommose. Anche un veicolo di dimensioni più ragguardevoli può essere oggetto di una pratica non dissimile nella filosofia generale. Al ritorno dalle esercitazioni mattutine di guida sportiva, la mia automobile viene, se necessario, spolverata con il getto di aria compressa, idealmente divisa in sei settori, ciascuno dei quali viene trattato con spugna morbidissima intrisa d’acqua, asciugato con pelle sintetica scamosciata e, solo se necessario, trattato con una nebulizzazione di liquido intensificatore di brillantezza. Così per i vetri, periodicamente liberati dalle patine stradali con tensioattivi specifici, e per le parti in gomma, periodicamente nutrite con prodotti non siliconici. Il colore nero della mia automobile rende più critica ciascuna delle operazioni di conservazione dello splendore. Per i cerchi, le pinze dei freni e i passaruota, spugnature di acqua e asciugatura con pelle sintetica. Tanto le spugne che la pelle sintetica dedicate a questo scopo non devono essere impiegate su altre parti, considerata l’aggressività delle polveri provenienti dai materiali di attrito. Procedere in questo modo allontana i rischi di formazione di depositi d’acqua, che non giovano neppure alle lamiere galvanizzate su entrambe le facce della mia automobile. Una volta all’anno, o quando si rende comunque necessario, la motocicletta o l’automobile vengono lavate, in ambiente ombreggiato e luminoso, con delicatezza, e ponendo cura a non forzare il getto dell’acqua verso parti dalle quali faticherebbe a essere smaltita. Per il lavaggio, in questi casi, ricorro a soluzioni speciali, quali lo Zymol Clear Bathe, particolarmente adatte a preparare le superfici ai passaggi successivi. Preasciugatura con leggero rivolo d’acqua che facilita l’accorpamento delle gocce d’acqua e il loro scivolamento e asciugatura con panni di spugna di cotone non inamidato, sempre nel verso del flusso aerodinamico. Con un prodotto a base gommosa, quale lo Zymol HD, si rimuove il vecchio strato di cera. A finire un velo di cera a base di Carnauba , in percentuali variabili tra il 27% dello Zymol Carbon wax, fino al 90% e oltre della Zymol Atlantique, dal costo, però, proibitivo e che, per pudore, non riporto. Le cere a base di Carnauba vanno mantenute refrigerate, salvo scaldarle nel palmo della mano al momento dell’applicazione. Applicazione a mano, dopo aver rimosso anelli o altri accessori metallici, o con tampone di spugna, su sezioni isolate del veicolo. Nelle sezioni minute si procederà all’applicazione con il semplice dito. Prima rimozione con movimento lento a cui far seguire una lucidatura manuale veloce, come sempre con panni morbidissimi di cotone bianco, da rivoltare continuamente. Prima di esporre agli agenti atmosferici è bene far trascorrere ventiquattro ore. Eccessi di cera vanno rimossi con spazzolino di crine belga. Le parti in titanio sono particolarmente critiche, considerata la vocazione al grippaggio di questo materiale che facilita l’aggrappaggio e la formazione di ombre. Panno di cotone intriso di oli di agrumi e strofinatura con panno pulito. Gli interni in pelle se ben tenuti richiedono solo la frequente pulizia con panno appena inumidito. Evitare i conditioner e nutrire ogni paio d’anni con una crema nutriente quale il Connoly Hide Food. Un potente aspirapolvere libera dalla polvere che inevitabilmente si accumula col tempo. Per le parti del motore, se pulite costantemente, è sufficiente strofinare con panni puliti e leggermente intrisi, dove necessario, con oli di agrumi. Tutte queste azioni sono trasferibili alla motocicletta, con gli adattamenti che il buon senso suggerisce. Molti minuti accorgimenti non sono stati qui descritti lasciandoli all’inventiva individuale e all’adattamento alle specifiche circostanze. Quanto descritto fin qui non sarebbe sufficiente a far sostenere l’esame fastidioso di un giudice di concorso. Smontaggio di ruote, di sedili, sollevamento sul ponte, sarebbero richiesti in questi casi. Io non amo pensare alla motocicletta e all’automobile come ad oggetti invalidi il cui splendore artificiale non resisterebbe ai primi metri di marcia veloce e da queste pratiche mi astengo. Ma resto convinto che il piacere della guida veloce venga amplificato dal mantenimento degli oggetti della mia passione intellettuale alle condizioni originarie di splendore. Inutile aggiungere che, nel compimento di queste azioni, la mente si trova nello stato descritto dall’intraducibile espressione anglosassone “serendipity”, aperta alla scoperta di cose accidentali e alla serenità appagante dovuta alla contemplazione delle forme.

Sottili complessità albergano dietro la cura materiale delle cose.

Alcuni link:

<http://www.gelson.it/> [http://www.p21s.com/products/bis\_cw.html](http://www.p21s.com/products/bis_cw.html) [http://www.waxnoil.com/shop/shop\_conten%20…%20anguage=en](http://www.waxnoil.com/shop/shop_conten%20...%20anguage=en) [http://www.cleanyourcar.co.uk/detailing%20...%20od\_37.html](http://www.cleanyourcar.co.uk/detailing%20...%20od_37.html) <http://www.poorboysworld.com/> <http://sonus-usa.com/>

buon lavoro :thumbup:

Autore: Zuan

Creato il: 02-11-2010 Ultimo Aggiornamento: 04-11-2010 Autore: Tiro!